Eusebio Dalì

Che bello sparare
sui concorsi dell’Ars

Il concorso è bandito, il pranzo è servito, vabbè abbiamo capito. No, non è una filastrocca. O forse sì. In effetti, potrebbe essere un bel motivetto da canticchiare qua e là per le strade di Sicilia. Del resto, non manca niente. Il concorso c’è: un concorso bandito dall’Assemblea Regionale Siciliana per una quarantina di posizioni, posti d’oro, stipendio il 27, sistemazione a vita. Il pranzo c’è: la famosa tavola cunsata, sulla quale la vulgata borgatara già vede banchettare i soliti noti, i figli dei padri nobili e gli amici degli amici. Ed ecco il terzo elemento della nostra filastrocca, la quale, in perfetto stile sciasciano, non può che chiosare con quella tipica espressione, un po’ cantilenata e accompagnata da movimento rotatorio di mano e braccio, che raccoglie tutto il pessimismo..

Tu alleato con Forello?
Lettera a Ferrandelli

E no caro Fabrizio, questa volta no. Va bene lasciare il Pd e dimettersi per prendere le distanze da un già boccheggiante Crocetta. Va bene, anzi benissimo, venire dalla nostra parte e lanciare l’Opa al colosso Orlando investendo su simboli che, diciamo la verità, prima aborrivi. Passi come un ripensamento di cuore l’esser tornato sui tuoi passi ed aver votato per il Pd e per Micari alle scorse regionali. Ma questa no. La liaison col grillino epurato proprio no. Io non lo accetto e te lo dico in faccia. E spero proprio che, detta alla palermitana, ci stiamo tutti facendo un film, che l’incontro domenicale al cinema sia stato solo un simposio di detrattori e oppositori di Leoluca Orlando. Altrimenti altro che film! Saremmo di fronte a una nuova serie..

Il paradiso ritrovato
dei tagli alle spese

Salottieri e politicanti la chiamano pauperismo, è il crogiolo su cui arde il populismo d’azione 2.0 e si declina in tutti i casi della spending review ad ogni costo e sottocosto. E’ la legge del taglio ed è ormai l’unico e solo comandamento che valga la pena di osservare, anzi, professare. E la praticano tutti, a tutti i livelli. L’altra sera il capo condominio del mio stabile arringava tutto paonazzo ed infervorato, erompendo in promesse di tagli alle spese, che al confronto Cancelleri sembrava Rockefeller in preda a un orgasmo di prodigalità. Dovevate sentirlo: “La luce della scala solo dalle 20 in poi” e a nulla valevano le timide rimostranze della signora del settimo piano, la quale cercava di far notare come adesso faccia buio presto; “L’ascensore, lo ripariamo il..

Quella Casteldaccia
che è in tutti noi

Ma perché buttarla sempre in politica? La pioggia, il fiume, Il fango, l’acqua, i detriti, la morte. Sta tutta lì, la tragedia. E chissenefrega di Conte, Musumeci, i post di Salvini, il sindaco di un colore e il deputato dell’altro colore. C’è la tragedia e basta. C’è il tragico epilogo dell’incuria, della superficialità e dell’avidità, anche. C’è la deturpazione di un territorio, stuprato, in lungo e largo (fosse solo Casteldaccia!), dall’abusivismo. Che è abusivismo e basta. Non c’è un abusivismo di necessità e uno di capriccio, non c’è un abusivismo di serie A è uno di serie B. Perché le regole sono regole e quando anche solo una di essa, fosse pure la più marginale, incomprensibile ed odiosa, viene infranta, le maglie si allargano e la disobbedienza dilaga. E una..

L’arancina alla polenta
che la Sicilia non ama

Uomini del Nord che conquistano la Sicilia, e la storia si ripete. Un tempo furono i normanni, due fratelli venuti da un villaggio sperduto della Francia scesero fin qui e finì che qui nacque il parlamento più antico d’Europa. Oggi sono i neolongobardi, che di percentuale in percentuale sono scesi fin qui e andò a finire che qui è nato uno dei feudi più granitici della Lega nord. Proprio così, proprio loro, quelli del “Prima il nord ” e cose del genere. Cose che rimangono lì, sospese a mezz’aria tra le memorie più tenaci e il maquillage di chi è riuscito a passare la dogana tenendo ben nascosto quella formidabile, nuova fragranza d’oppio che sfuma in un greve populismo di rottura. Matteo fa di nome, Salvini è il suo cognome..

Gerenza

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