Fabiana Giacomotti per Il Foglio

Moda: come vestiremo in inverno

Se il modo di vestire è specchio dei tempi che viviamo, dovrebbe farci riflettere la sovrabbondanza di “spikes” e di punte metalliche

Jacqueline e Caroline,
le sorelle eleganti

La sorella Jacqueline chiamò sua figlia come lei, Caroline. E fu probabilmente l'unico regalo che le fece. Poi le rubò fidanzati, mariti (uno per tutti, Aristotile Onassis: presentarglielo fu un grande errore), occasioni. Non le rubò la bellezza e l'eleganza perché non avrebbe potuto, ma ci andò molto vicino e dunque, da sabato mattina quando la notizia ha iniziato a circolare nel mondo della moda che la venerava, molti di noi si pongono la domanda: come si sopravvive a una sorella che occupa il palcoscenico con quella faccia che, come disse Sophia Loren "ha bisogno di due inquadrature per essere ripresa tutta"? Caroline Lee Bouvier, sposata tre volte ma rimasta principessa Radziwill che era il patronimico del secondo marito, è morta sabato pochi giorni prima del suo ottantaseiesimo compleanno (era..

“Buongiorno, cara”
Ma cara a chi?

Un piccolo appello alle aziende di medio posizionamento e mass market che, al contrario di quelle del lusso, dove rigore, eleganza e discrezione sono d'obbligo, si affidano alle società di formazione per "sviluppare l'empatia fra il personale e il cliente". Non fatelo. Sono soldi buttati via, anzi, soldi persi , spesso insieme con il cliente. Ricordatevi sempre che, in queste società di formazione, i corsi che dovrebbero formare la vostra "front line", cioè venditori e uscieri, segretarie e centralino, non sono tenuti dalla duchessa di York, ma da un gruppetto di ragazzotti o managerini di varia estrazione e spesso zero educazione formale che, per aver frequentato la Bocconi o un corso di marketing equivalente negli Stati Uniti, credono di poter instillare nel prossimo il verbo della vendita e la tecnica..

I due santi laici
di Marrakech, Marocco

File interminabili di giapponesi, spagnoli, tedeschi davanti al Musée Yves Saint Laurent di Marrakech, aperto poco più di un anno fa su progetto dello Studio KO e mandato imperioso del compagno di una vita del grande stilista, Pierre Bergé, scomparso a sua volta a poche settimane dall'inaugurazione: "Voglio qualcosa di forte, marocchino, contemporaneo e soprattutto senza compromessi". Ne è nato un palazzo contemporaneo e al tempo stesso classico, color ocra, con una cornice di "pizzo" in mattoni e un grande atrium decorato dal simbolo storico della maison, tappa obbligata per i selfie. Dall'apertura, il museo ha una media di 1600 visitatori al giorno, cifra che lo rende la singola meta più visitata della città e, insieme con il celeberrimo giardino botanico Majorelle, che la coppia curava dopo averne rilevato l'eredità..

Basta con il Dio
delle maschere

Usciti dalla visita al nuovo Musée des Confluences, una meraviglia dell'architettura marocchina aperto meno di un anno fa in quella che fu la residenza di pacha Thami el Glaoui nella medina di Marrakech e che presenta una piccola selezione di arte giudaico-marocchina, islamica e africana collezionata lungo tutto il Novecento da Patti Pirch, honorable trustee del Moma di New York da poco scomparsa, ci interroghiamo a lungo sulla nouvelle vague multiculturale e, soprattutto, multireligiosa. Mentre l'Italia esplora la strada delle differenze con un accanimento che non vedevamo da settant'anni, e lo stesso Marocco si interroga sul brutale assassinio di due studentesse scandinave a opera di gruppi estremisti locali a una settantina di chilometri dalla città, ovunque nel mondo che si vuole attento all'evoluzione si lavora lungo il cammino opposto. Alla..

Che cosa imparare
dal disastro di D&G

Riassunto brevissimo per chi (forse due o tre in tutto l'emisfero boreale) non sanno che cosa sia successo il 21 novembre: la sfilata-evento dei Dolce&Gabbana a Shanghai è stata cancellata dal Cultural Affairs Bureau di Shanghai dopo la colossale ondata di polemiche seguita alla diffusione di uno spot del duo, ritenuto sessista e razzista, e dopo che il sito diet_Prada ha pubblicato gli screenshot di insulti di Stefano Gabbana (non nuovo a episodi del genere) a una giornalista cinese che gli chiedeva conto degli stereotipi e della visione passatista della Cina contenuti nei messaggi. Nonostante la puerile denuncia di Gabbana per hackeraggio successiva alla diffusione dello screenshot in cui la Cina veniva definita come una "mafia maleodorante, sporca e ignorante", il paese intero si è sollevato contro di loro. Da..

Se la bellezza va all’asta

Ogni rivoluzione vede negli oggetti d’arte o di venerazione i primi simboli da distruggere, il primo feticcio su cui rivalersi

Elisa, la Pompadour
delle nostre pentole

Ai retroscenisti del post di Elisa Isoardi con il ministro dell'interno Matteo Salvini addormentato sul suo petto dopo l'amore, con quel testo nostalgico e scopiazzato ad accompagnarlo, vorremmo dire che è divertente riempire i talk televisivi di chiacchiere da salotto e i salotti di pettegolezzi da cortile, ma che accreditare alla conduttrice del mezzogiorno l'abilità di lanciare messaggi trasversali, riservando chissà quali immagini esplosive a eventuali mancanze del suo ex nel soddisfarne le ambizioni, ci pare un tantino esagerato. Fatichiamo a riconoscere alla signorina Isoardi, una che dice di andare "a farsi un doccino" a costumisti e truccatori Rai dopo la puntata della Prova del cuoco, atteggiando la boccuccia a cuore, lo status della grande favorita. La Pompadour delle pentole ci sembra tramare da grande politica meno di quanto si..

Gli angeli del fango
contro le tricoteuses

Timorosa di leggere frasi che mi avrebbero ferita, ma anche pronta a dare battaglia, dopo il ciclone che ha investito lunedì scorso il Golfo Tigullio, dove trascorro in buona parte le mie estati dalla nascita, ho scorso con attenzione tutti i filmati Instagram, i commenti twitter e le dirette che mi è capitato di incrociare. Volevo vedere fino a che punto le tricoteuses di questa società alimentata dal populismo cattivo si sarebbero scatenate contro le barche dei presunti (o anche veri) ricchi distrutte dalla forza dell’acqua, contro la celebre passeggiata a mare devastata, contro i pontili dei bagni delle nostre estati crollati nel golfo. Ero convinta che la marea montante di odio di classe cieco e feroce alimentata da anni di populismo 5stelle, questo impasto di brutalità mista a ignoranza..

In gloria della marchesa d’Aragona

Perfino il governo si interroga sulla possibilità di ciascuno di scegliere la propria identità. E in tv ci si accapiglia su Daniela...

Gerenza

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