Il Movimento 5 Stelle ha presentato formalmente richiesta al presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, di convocare in audizione l’attuale assessore all’Economia, Gaetano Armao, “per maggiori approfondimenti” sul censimento fantasma da 91 milioni. A confermarlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio di Paola, che assieme al collega Antonio De Luca ha puntato i riflettori sullo scandalo di Sicilia Patrimonio Immobiliare, che dal 2007 al 2009 ha realizzato una mappatura degli immobili della Regione, tuttora custodita in un server senza password: “Non possiamo accedervi, c’è un contenzioso in corso – ha ammesso Armao in aula – Non sappiamo quanto ci vorrà”. Fu lo stesso Armao, da assessore al Bilancio del governo Lombardo, a bloccare nel 2010 i pagamenti della Regione nei confronti di Ezio Bigotti, il rappresentante di Spi con alcune società in Lussemburgo, e tuttora ai domiciliari con l’accusa di corruzione. Generando un paio di arbitrati di cui non si conoscono i dettagli.

Durante la discussione del “collegato” alla Finanziaria, però, il governo Musumeci aveva chiesto la realizzazione una “ricognizione straordinaria” per ottemperare alla richiesta della Corte dei Conti, che vuole conoscere la situazione patrimoniale dell’Ente. La procedura è stata stoppata e l’articolo rinviato in prima commissione (Affari Istituzionali) per maggiori delucidazioni. Lo stesso Di Paola, nel frattempo, accende i riflettori su Riccardo Savona, che anche nel 2010, durante il governo Lombardo, rivestiva l’incarico di presidente della commissione Bilancio: “Ci disse di aver creato una commissione d’inchiesta sulla vicenda del censimento, vogliamo vederci chiaro” conferma Di Paola. L’analisi dell’articolo 11 del “collegato” approderà in I commissione dopo metà luglio. Questa settimana l’Ars è “bloccata” per il concorso degli assistenti parlamentari. Solo per mercoledì pomeriggio è stata convocata una seduta d’aula per approfondire altri articoli della “manovrina”, che altrimenti rischia di rimanere impantanata.