Nell’ultimo battibecco con Matteo Renzi, mercoledì al Senato, la premier si è espressa sulle preferenze. Le riporterebbe in vita, ha reso noto Giorgia Meloni confermando quanto già circolava da tempo, cioè che la legge elettorale attuale non la fa impazzire e lei vorrebbe riscriverla per la quinta volta in trent’anni. La sua idea è un ritorno al passato: votare (come si faceva fino al 1993) con il metodo proporzionale; e impedire la frammentazione che fu la piaga della Prima Repubblica attraverso attraverso un “premio” assegnato al partito o al raggruppamento di partiti che arriva primo, proiettandolo magicamente al 55 per cento dei seggi nel Parlamento. Così la governabilità sarebbe assicurata. E pure in questo caso si tratterebbe di un déjà-vu. Continua su Huffington Post