Ieri, in un tiepido pomeriggio di mezza estate, si sono confrontati a Palazzo d’Orleans due modi di fare politica. Sul tavolo c’era la norma che da due anni a questa parte, attraverso l’Irfis, dà sostegno all’editoria e offre quindi la possibilità di sopravvivere anche alle testate indipendenti: a quei pochi giornali cioè che non si sottomettono all’arroganza del potere e non si vendono in cambio di un incarico di sottogoverno o di un appaltino assegnato sottobanco. Quest’anno il parto del decreto che libera le somme è stato particolarmente travagliato. L’assessore Dagnino – un tecnico – pretendeva un passaggio legislativo, un’immersione in quella palude – chiamata Ars – dalla quale nessuno esce vivo. Ha vinto, per fortuna, la linea del presidente Schifani. Che, da politico, si è assunto le sue responsabilità ed ha dato finalmente via libera all’Irfis.