Altro che terzo mandato. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio, nel tempo libero fa anche il direttore dei palinsesti. Uno che vuole la tv verace, il servizio pubblico genuino e popolare che sappia parlare alla gente vera, alla gente che soffre e che piange. E allora dopo la “missione Giletti” in Rai, il segretario della Lega punta al bis: riportare in tv anche Barbara D’Urso. Non su un canale qualsiasi, ma su Rai 1, da gennaio, ogni venerdì pomeriggio. Con un programma di – attenzione attenzione – “emotainment”. Così ci dicono almeno dei dirigenti Rai. “Emotainment”, ripetono. Ecco. Che non è una malattia tropicale, ci assicurano. Ma è un minestrone di lacrime, chiacchiere e sorrisi al wattaggio di un faro. Roba, giurano, che farà sembrare “Domenica In” un trattato di fisica quantistica o un programma di Umberto Eco con Martin Heidegger in studio. E così, mentre i treni fanno qualche ritarduccio e il Ponte sullo Stretto resta un sogno da comizio, mentre il terzo mandato in Trentino agita qualche leghista, Salvini si dedica al vero dramma nazionale: il vuoto lasciato da Carmelita. Cioè da Barbara.
Insomma dalla signora D’Urso silurata da Mediaset perché Pier Silvio Berlusconi pensava che Berlinguer (Bianca) facesse più fino di D’Urso (Carmelita). Pier Silvio voleva un’azienda più presentabile, più sobria, forse più di sinistra, comunque più compatibile con i colletti bianchi tedeschi di Prosiebensat, il conglomerato che il figlio del Cavaliere sta cercando di acquisire (con qualche fatica). Dunque basta D’Urso, simbolo di un’epoca in cui si passava con disinvoltura da Padre Pio a un plastico di Cogne: cacciata dalla sera alla mattina. Pareva condannata al limbo dei filtri Instagram, D’Urso. Finché non è arrivato un amico geniale: Salvini appunto. E’ infatti lui il vero protagonista di questa storia, lui che nella Rai ha trovato l’ultima trincea della sua ambizione. La vuole lui la D’Urso in Rai. Lui che nel 2020 già duettava con lei in un Eterno riposo da soap opera sudamericana. Altro che strategie anti Meloni o politica. La tv! I cronisti provano a raccontare Salvini mentre trama nell’ombra, ordendo piani per fare le scarpe a Giorgia Meloni, per strapparle l’amicizia di Trump e di Vance, per riconquistare lo scettro del centrodestra perduto, mosse degne di un Richelieu o di un vendicativo Machiavelli. Macché. Salvini alla D’Urso sta pensando. E che egli avesse un debole per la televisione, lo sapevamo. E’ infatti l’ultimo interprete della politica a uso e consumo del telecomando. Il primo leghista a capire che si può perdere il nord ma conquistare l’Italia con una diretta Instagram. Ma da qui a diventare talent scout della Rai, ce ne passava. Non avremmo mai immaginato. E invece eccolo: sponsorizza, convince, preme. E alla fine, a quanto pare ottiene. Perché, come si dice in certi ambienti: “Matteo ci sa fare”. Praticamente in ogni campo. Tranne che in politica. Ma sono dettagli. Leggi ilfoglio.it