Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, è indagato dalla procura di Palermo per corruzione, in relazione all’assegnazione di fondi dell’Ars a due imprenditori, che in cambio avrebbero favorito suoi collaboratori con incarichi retribuiti ma – secondo l’accusa – mai realmente svolti. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, si concentra su due finanziamenti del dicembre 2023: 100 mila euro alla Fondazione Dragotto per eventi natalizi a Palermo e Catania, e 200 mila euro al Comune di Catania per le celebrazioni di Natale e Capodanno, poi affidate alla società “Puntoeacapo”.

Le indagini della Guardia di finanza hanno acceso i riflettori sugli incarichi concessi alla portavoce di Galvagno, Sabrina De Capitani, e all’addetto stampa Salvatore Pintaudi. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di compensi mascherati da consulenze per favorire l’erogazione dei fondi. Galvagno, che ha appreso dell’indagine a inizio anno, ha già respinto ogni accusa, negando qualsiasi patto illecito e rivendicando la legittimità delle attività svolte dai suoi collaboratori (che non lavorerebbero per lui a tempo pieno).

Il fascicolo è ancora coperto da segreto istruttorio e potrebbe estendersi ad altri casi. Lo stesso Galvagno saprebbe dell’indagine da inizio anno, ma solo due settimane fa, secondo quanto riportato da Repubblica, è stato interrogato.

La posizione di Galvagno

“Chi riveste ruoli di responsabilità è chiamato più di chiunque a dare spiegazioni del proprio operato ed è giusto che si sottoponga con serietà ad ogni analisi della propria attività istituzionale. Proprio perché credo che non abbia nulla da nascondere o da temere e per il grande rispetto che ripongo soprattutto nei confronti di chi è chiamato ad esercitare l’azione di verifica, ho chiesto ed ottenuto di essere ascoltato due settimana fa circa mettendomi totalmente a disposizione di chi indaga per chiarire ogni eventuale singolo dubbio circa i fatti contestati. Mi dispiace che ancora una volta ci sia una fuga di notizie in una fase che addirittura non vede la conclusione delle indagini e confido che la magistratura possa valutare con la massima attenzione i fatti contestati”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno.

Le reazioni della politica

“La notizia di un’ indagine nei confronti del Presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, con ipotesi di accuse particolarmente gravi, costituisce motivo di inquietudine e preoccupazione”. Lo dice il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, che aggiunge: “Mi auguro che, rispetto alle ipotesi di reato contestate ma ancora in fase di indagine, il Presidente dell’Ars abbia potuto e potrà dimostrare la propria estraneità. Mi auguro inoltre che l’inchiesta vada definita rapidamente per evitare di creare un ‘limbo’ che metterebbe a rischio la credibilità e l’autorevolezza dell’istituzione parlamentare siciliana e del suo vertice, in un momento nel quale si vanno diffondendo a macchia d’olio episodi di malcostume e malaffare che sono oggetto di iniziative dell’autorità giudiziaria in diverse parti della Sicilia. È evidente che, al di là dei singoli fatti contestati, e per i quali è necessario avere la massima fiducia verso l’autorità giudiziaria, la politica tutta in Sicilia debba avere un supplemento di rigore per evitare che venga travolta e, con essa, le istituzioni”.

“Apprendiamo dalla stampa dell’indagine che coinvolge il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Le tante inchieste, soprattutto quelle riguardanti il mondo della sanità, che negli ultimi mesi hanno coinvolto diversi amministratori pubblici, ci consegnano un quadro che nuoce gravemente al senso di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Per tale motivo ci auguriamo che le indagini in corso possano fare chiarezza sulla vicenda con la massima celerità al fine di spazzare via qualsiasi ombra dall’importante istituzione che Gaetano Galvagno rappresenta”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.

Di tono leggermente diverso l’intervento di Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd: “Esprimo totale apprezzamento e fiducia alla magistratura che, come sempre, accerterà i fatti con grande professionalità. L’ho detto in passato e torno a ribadirlo anche oggi: continuiamo a ritenere che in Ars servano metodi più trasparenti per la gestione e l’erogazione delle risorse pubbliche. Il Pd al governo decise di abolire la famigerata tabella H. Credo che serva uno scatto di reni da parte della politica per riprendere percorsi virtuosi”.

«Ben conoscendolo siamo certi che il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, dimostrerà la propria totale estraneità rispetto all’accusa che gli viene contestata». Lo afferma Giorgio Assenza a nome del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Proprio per questo e nel rispetto dell’operato della magistratura il nostro auspicio è che l’indagine si concluda prima possibile, in modo da cancellare l’immeritata ombra del sospetto nei confronti di un uomo che nel corso della sua carriera politica ha sempre dimostrato di agire con grande rigore morale e all’insegna della massima trasparenza e del rispetto delle leggi».

A nome di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, il Presidente Stefano Pellegrino esprime fiducia circa l’estraneità del Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno rispetto ai fatti contestati dalla Magistratura. “Conosciamo da anni l’integrità, il rigore amministrativo e l’alto senso delle istituzioni che hanno sempre contraddistinto l’operato del Presidente Galvagno – dichiara Pellegrino – e proprio in virtù di queste qualità, siamo fermamente convinti che le accuse rivoltegli non troveranno alcun riscontro nella realtà dei fatti”. Pellegrino sottolinea, inoltre, la necessità di una tempestività nell’attività investigativa, affermando di “confidare che le indagini in corso procedano con la massima solerzia, affinché la verità sia accertata in tempi brevi e senza pregiudizi. Il rispetto per il lavoro della magistratura va coniugato con l’esigenza di tutelare le istituzioni affinché possano lavorare con dedizione e trasparenza”.

“I parlamentari di Grande Sicilia all’Ars esprimono piena stima nei confronti del presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, in questo momento particolarmente delicato. Siamo certi che il presidente Galvagno, con il rigore, la correttezza e la trasparenza che da sempre contraddistinguono il suo operato istituzionale e personale, saprà chiarire ogni aspetto della vicenda e confermare la propria totale estraneità rispetto ai fatti che gli vengono contestati. Ribadiamo altresì la massima fiducia nell’operato della magistratura, nella convinzione che le indagini in corso contribuiranno a fare piena luce sui fatti, restituendo serenità alle istituzioni e alla comunità siciliana”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari di Grande Sicilia all’Ars.