Non c’è un politico più politicante di lui. Finge che si occupa di siccità e altre piaghe della Sicilia anche se non cava un ragno dal buco: la sete di questa estate sarà più feroce dell’anno scorso. Ogni tanto, ma distrattamente, si occupa pure di sanità e altre emergenze, ma l’inarrivabile specialità di Renato Schifani è quella di piazzare uomini della sua corte nei posti di sottogoverno. Anche tagliando la testa di chiunque possa intralciare la sua cavalcata di conquista e di potere. Praticamente non conosce ostacoli. Sull’aeroporto di Palermo – del quale la Regione non possiede una sola azione – ha superato se stesso: prima ha segato Vito Riggio, un amministratore oculato, competente ma poco maneggevole. E subito dopo, verificata l’assoluta sudditanza del sindaco Lagalla, titolare del pacchetto di maggioranza, si è impadronito di tutti i vertici. Un genio.