Sono giorni di festa grande a Ragalna, un paesino dell’Etna noto soprattutto per essere il paradiso estivo del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e anche della ministra del Turismo, Daniela Santanchè che l’altro ieri ha partecipato a un dibattito sulle prospettive del territorio organizzato dal sindaco, Nino Caruso. Dibattito che andrà avanti fino al 30 agosto e che ha in calendario gli interventi di altri due ministri, Nello Musumeci e Adolfo Urso.
Ma l’Etna Forum – si chiama così la grande festa – vedrà anche la presenza del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, orgoglio del vicino comune di Paternò, come La Russa. E ieri pomeriggio è stata la volta del presidente della Regione, Renato Schifani, intervistato – indovinate da chi? – da Maurizio Scaglione, il super pagnottista della comunicazione che, in virtù di un rapporto privilegiato con Palazzo d’Orleans, ha rastrellato in un anno dalla Regione incarichi e affidamenti diretti per oltre mezzo milione di euro.
Fino a ieri i rapporti tra Schifani e Scaglione erano stati mediati da Simona Vicari, che è una consulente molto ascoltata dal governatore. Ieri sera il contatto è stato diretto e non è escluso che il faccendiere, ufficialmente editore de ilSicilia.it, trasformi l’intervista in uno dei video che dovrà consegnare entro la fine di quest’anno in Presidenza per onorare, si dice così, un incarico di quasi novantamila euro ottenuto il 12 dicembre dell’anno scorso con decreto numero 2073. Un incarico, va ricordato, che inquieta non poco il dirigente dell’Ufficio Stampa e Documentazione, dottor Gaetano Chiaro, un distinto funzionario regionale che avendo dato il via libera a Scaglione, ora avverte sulle proprie spalle la responsabilità di valutare se i video che l’editore de ilSicilia.it produrrà, in base agli accordi presi con la Vicari, saranno “congrui” rispetto alle indicazioni previste dal decreto e, soprattutto, rispetto alle direttive che, in materie così aleatorie, ispirano i giudizi della Corte dei Conti. Compito non facile. Un video, ovviamente, si può realizzare con diecimila euro o con duecento euro: dipende dalla professionalità, dalla tecnologia impiegata, dalle condizioni in cui avviene la ripresa. Povero dottore Chiaro.
Intanto però godiamoci la festa di Ragalna. Il faccia a faccia tra il governatore e il suo pagnottista di fiducia non è stato proprio scoppiettante. Schifani ha cercato di gettare acqua sullo scontro con Salvini e ha evitato accuratamente – coadiuvato dal suo intervistatore – qualsiasi commento sul partito della Meloni, sulla corrente turistica di Fratelli d’Italia e sulla compagnia degli scandali che, a giudicare dall’inchiesta della procura di Palermo, ha in Gaetano Galvagno una sua punta di diamante.