Alcune cronache giudiziarie un po’ sciatte – o volutamente sciatte – hanno fatto credere che la magistratura palermitana abbia archiviato tutta la storiaccia di Cannes, comprese le responsabilità politiche del Balilla e della corrente turistica di Fratelli d’Italia. Invece no. Vanno in soffitta – per ora – le posizioni dei tre funzionari che hanno firmato gli atti. Ma l’inchiesta non è per niente conclusa. I pm Andrea Fusco e Felice De Benedittis aspettano i risultati delle rogatorie inoltrate in Francia dove l’ex assessore Manlio Messina, in combutta con il suo compare lussemburghese, ha sperperato oltre tre milioni di euro. Non solo. Il balilla Messina, anche se mollato dal partito, è ancora deputato alla Camera. Per indagarlo sarebbe necessaria una richiesta di autorizzazione a procedere. E ciò spiega la cautela con la quale la procura è costretta a muoversi.