Bella compagnia quella dei retequattristi. Ieri sera Paolo Del Debbio, padre nobile dei conduttori targati Mediaset, ha aperto il suo talk-show con un predicozzo impregnato di sofferenza. Ha detto che destra e sinistra si accusano a vicenda di fomentare odio e violenza mentre dovrebbero concentrarsi sui problemi reali degli italiani. Santa indignazione la sua. Contraddetta dal fatto che subito dopo lo stesso Del Debbio ha spinto gli ospiti a riprodurre in studio, per un’ora intera, il deprecato dibattito che distrae e stordisce il Paese. Ha concesso la parola a una sinistra che gioca la carta della minimizzazione e ha dato spazio a una destra che ormai accosta ogni manifestazione di dissenso agli anni maledetti delle Brigate Rosse. Il retequattrismo è questo: si parte ragionando e, man mano, si fa in modo che i rissaioli, mai scelti a caso, vincano la partita.