Concerti e festival. Spocchia e sprechi. Era l’arte – arte, si fa per dire – della corrente turistica di Fratelli d’Italia prima che una pesantissima inchiesta per corruzione trascinasse nel fango il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, l’assessore Elvira Amata e Manlio Messina, il Balilla che si inventò il colpo grosso di Cannes e che, con la complicità di un avventuriero lussemburghese, bruciò oltre tre milioni di euro. Ma nonostante lo sputtanamento venuto fuori dalle intercettazioni della Guardia di Finanza, l’allegra gestione del denaro pubblico continua. Il “vizietto” dei concerti apparecchiati per essere ripresi dalla tv e fare felici i dirigenti di Mediaset lo trovate nascosto, sotto dicitura bugiarda, tra le pieghe della manovra di bilancio consegnata in questi giorni agli uffici dell’Ars. E’ prevista una spesa di altri due milioni di euro. Allegria.