Finalmente all’aeroporto di Palermo sono finite le tribolazioni. Fino all’altro ieri, quando appariva sui display un transito del presidente della Regione, Renato Schifani, i dirigenti dello scalo andavano in tilt. L’attesa si faceva trepida, angosciosa, febbrile. Susi Miccichè, responsabile del Terminal, perlustrava minuziosamente la Sala Vip e controllava, cornetto dopo cornetto, che tutto il catering fosse fresco di giornata. Non c’era altro modo, povera figlia, per allontanare il pericolo che il governatore, in preda a uno scatto d’ira, chiamasse gli ispettori dell’Asp ed esponesse l’aeroporto alla gogna di turisti e passeggeri.
Ma da oggi tutto questo scrupolo e tutte queste cautele non saranno più necessarie. Il presidente Schifani è diventato il padrone assoluto dell’aeroporto. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che detiene tutte le azioni della Gesap, dopo avergli concesso la possibilità di defenestrare Vito Riggio e nominare un suo amministratore delegato, nella giornata di ieri gli ha pure regalato, con un doppio bacio della pantofola, la direzione generale. Il nuovo capo della pregiata baracca sarà il vecchio Carmelo Scelta. Un fedelissimo. Che da ora in poi, all’alba di ogni mattina, indosserà un grembiule di mussola e seta, accenderà il fornetto della Sala Vip e preparerà di persona personalmente l’impasto di tutti i cornetti. Li monterà con lievitazione naturale, li sistemerà in fila per tre in una teglia di rame e seguirà l’indoratura con occhi lucidi e partecipi, fischiettando pure una canzone strappacuore. La felicità non ha prezzo: “Fly me to the moon”.