Le piazze stracolme di indignazione farebbero immaginare l’Italia intera che si ribella e non vede l’ora di cacciare il governo. La protesta riguarda Gaza, è vero, ma nessuno potrebbe negare che nel mirino ci sia pure Giorgia Meloni, accusata di reggere il sacco a Benjamin Netanyahu, criminale di guerra. Una rivolta di così vasta portata, insomma, con migliaia di iniziative spontanee e milioni di manifestanti dovrebbe segnalare senza dubbio un divorzio tra il Paese e la sua attuale leadership, quantomeno la fine dell’infatuazione per la donna sola al comando. Tanto più che dalle ultime elezioni politiche sono già passati tre anni e di regola, quando si cominciano a tirare le somme, a misurare la distanze tra le parole e i fatti, emergono i maldipancia. Continua su Huffington Post