Aveva le sembianze di un disastro sanitario, ma non lo era. Ieri, poco dopo le 14.00, una paziente di ottant’anni finisce al pronto soccorso del “Cervello” e non di Villa Sofia, come sembrava dalle prime informazioni. Ha un’emoglobina bassa e il medico di base ha disposto un’immediata trasfusione di sangue. E’ una questione di vita o di morte. Ma l’urgenza spesso deve cedere il posto alle cautele e agli accertamenti preliminari. La trasfusione necessità di una verifica approfondita sulle compatibilità. La sventurata è rimasta su una barella fino a tarda sera, quando è finalmente arrivata la prima sacca di sangue. L’operazione di pronto soccorso si è conclusa – pare felicemente – stamattina. La paziente è ancora sotto osservazione. I medici vogliono essere certi che non ci siano rischi di effetti collaterali. Pericolo scampato. La sanità stavolta ha funzionato.