Meglio perderlo che trovarlo. E finalmente il Capitano ha capito. Il Generale che si tiene a servizio è anche quello che gli spara alle spalle. Matteo Salvini, l’altro giorno, ha avuto un’epifania che ha sbalordito i già attoniti dirigenti della Lega. “Ragazzi”, ha esordito, “mi sono convinto di una cosa…”. Si ferma quindi per una pausa tecnica, dopodiché prosegue con tono di profonda analisi veritativa: “Vannacci ci fa perdere più voti di quanti ce ne fa guadagnare”.
Immaginatevi la faccia degli altri mentre il segretario e vicepremier pronuncia queste parole – ed è impossibile rendere l’idea della stupefazione che prova il colonnello leghista che ci racconta questa scena.
“Vannacci, sui social, ogni minuto urla contro migranti, islamici, ma soprattutto denuncia l’invasione persino della Lombardia dove però governiamo noi”, diceva Salvini ai suoi colonnelli. E poi ancora: “Se diciamo che la sicurezza al nord è un disastro, la colpa su chi volete che ricada? Sulla Lega!”.
In pratica, dopo averlo voluto malgrado i dubbi dei suoi, dopo averlo candidato nonostante le preoccupazioni dei nordisti, dopo averlo nominato vicesegretario federale contro l’opinione di tutti e infine dopo averlo messo a capo della campagna elettorale in Toscana spaccando la Lega (e perdendo male le elezioni), il Capitano finalmente s’è accorto di essere stato bombardato dal proprio Generale. Continua su ilfoglio.it


