Sputacchia sui membri cuffariani del governo e all’un tempo invita i sette deputati della Dc a non unirsi ai franchi tiratori e a votare con lui la Finanziaria. Fino all’altro ieri descriveva Cuffaro come l’alleato più leale della compagnia ma ieri lo ha buttato a mare come una zavorra inquinata e maleodorante. Allontana dal tempio – manco fossero appestati – gli assessori Nuccia Albano e Andrea Messina, che non hanno macchie giudiziarie, ma si tiene in giunta Luca Sammartino ed Elvira Amata, il primo sotto processo per corruzione e l’altra sotto inchiesta per lo stesso reato. Trovare un segno di coerenza nelle ultime mosse di Renato Schifani è un’impresa che scavalca i confini della ragione. Un delirio di onnipotenza e disperazione lo spinge a considerare la questione morale come una maschera da indossare a secondo delle convenienze. Che Dio salvi la Sicilia.