Sono ventitré e dicono di rappresentare l’opposizione che a Sala d’Ercole sbaraglierà, con una mozione di sfiducia, il governo di centrodestra presieduto da uno Schifani ancora intriso di cuffarismo. La dichiarazione di guerra è stata firmata da Pd, Cinque Stelle e Controcorrente dopo un ritiro lungo e pensoso nell’Abazia di San Martino delle Scale, famosa in tutto il mondo per il museo dei Bambinelli di Cera. I quali – e non solo perché baciati dalla grazia divina – sanno quello che i ventitré deputati della sinistra fanno finta di non sapere. Cioè che la mozione di sfiducia non passerà mai. Anzi. Servirà per ricompattare la maggioranza che a Schifani oggi sfugge di mano. O i nostri eroi non sanno far di conto o sono dei campioni di furbizia: salvano Schifani per salvare le mance e gli altri inciuci allegramente praticati fino all’altro ieri. Tertium non datur.


