E’ probabile che il presidente Schifani oltre al premio per l’ambiente si faccia dare anche quello di “Ambasciatore del Bon Ton”. Intanto però qualcuno gli appunti una medaglietta sul petto per ricordargli come ci si comporta in società. Se migliaia di professionisti – ai quali va il merito di reggere metà della sanità pubblica – arrivano da tutta la Sicilia per chiedere un gesto di riguardo e di attenzione, lui non può sfuggire al confronto e lasciare la delegazione in mano al capo di gabinetto per un colloquio ovviamente tra sordi. Di fronte a tanta insensibilità c’è una sola spiegazione: che essendo la sanità siciliana diventata una poltiglia di scandali e inefficienza, il governatore non ha più né la faccia né il coraggio di presentarsi al cospetto di operatori che, con sacrificio personale, garantiscono invece ai pazienti un’assistenza efficiente e puntuale.