“Dopo anni di bombardamento mediatico contro la società dei consumi, quando una famiglia decide di vivere secondo i criteri di Rousseau si prendono misure estreme”. Parola di Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia risponde così a un’interrogazione della Lega sul caso della famiglia del bosco. La famiglia che ha scelto di vivere senza acqua corrente, senza bagno in casa e non mandando i figli a scuola. Il provvedimento di cui parla Nordio è quello dell’allontanamento dei figli – una bimba di otto anni e due gemelli di sei – dalla casa. “Ho chiesto copia degli atti, se emergeranno profili di illegittimità, eserciterò l’azione disciplinare”.
Ciò che Nordio non dice è che proprio in queste ore è arrivata una nota del ministero a tutte le procure dei minori d’Italia. Si chiede, con urgenza, di far sapere entro il primo dicembre quanti under 18 sono stati allontanati dalle famiglie di origine. Formalmente la richiesta ha ragioni statistiche. In pratica, è un modo per lanciare un messaggio alle toghe. Che suona ostile, nel momento in cui, complice l’imminente referendum sulla giustizia, è tutto il governo a esporsi contro i magistrati de L’Aquila. E a favore della famiglia del bosco. Continua su Huffington Post


