Bastava richiamare la sua storia di presidente del Senato e dire: io sono un uomo che ha avuto tutto dalla politica; dunque o mi seguite oppure io mi dimetto e voi andate a nuove elezioni. Quel monito avrebbe messo in riga i deputati dell’Ars e avrebbe assicurato stabilità alla Regione. Invece Renato Schifani s’è fissato con l’idea del bis. E questa impuntatura lo espone giorno dopo giorno ai capricci e ai ricatti degli alleati di centrodestra che nel 2027 saranno chiamati a dire sì o no alla sua ricandidatura. Prendete i Fratelli d’Italia. Hanno un partito devastato dalle inchieste giudiziarie eppure pretendono non solo di mantenere le cariche di governo e di sottogoverno; ordinano pure al governatore di tagliare la testa di un alto dirigente della Sanità, come Salvatore Iacolino, che non si presta ai loro giochi. E Schifani, fissato col bis, tace e acconsente.


