E’ difficile stabilire se il presidente dell’Ars abbia scritto il suo devastante messaggio in un momento di rabbia. E’ certo però che il whatsapp inviato nottetempo ai colleghi da Gaetano Galvagno equivale a un certificato di morte. Mette la croce su una Finanziaria squinternata e rimasta a mezz’aria: “C’è gente che ha incassato e gente che è rimasta a bocca asciutta”. Ne mette un’altra su “una maggioranza in guerra tra bande politiche, correnti, singoli deputati”. E recita un requiem per la giunta Schifani della quale Fratelli d’Italia fa parte fin dall’inizio. Le poche norme approvate a Sala d’Ercole nelle ultime ore sono il frutto di una maggioranza alternativa che si è formata in aula sulla base di un inciucio tra franchi tiratori e gruppi di opposizione. Il centrodestra non c’è più. Ma Schifani dirà sempre che il suo governo è forte, unito e compatto. Olè.


