Anche Tajani si è ingazato. E’ Tony da campo, e si allarga. Dopo i moderati si “prende” la ricostruzione di Gaza. Informa sul piano di pace Trump, ma ai banchi del governo ci sono solo ministri di Forza Italia. La Lega è assente. Il portavoce di FI, Raffaele Nevi, il Leonardo di “Salvini paraculetto”, suggerisce: “Forse dormono ancora”. L’ex ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, in Aula, lo definisce “un Tajani Pride”. E’ la 69esima volta che Tajani riferisce alle Camere e la prossima settimana torna a indossare la felpa alla Bertolaso, pronto ad accogliere un altro charter di palestinesi. Si è buttato sulla sanità. Promette ospedali da campo, tende. E’ stato il Foglio a scrivere dei consigli di Marco Minniti a Meloni, e Tajani, il giorno dopo, ha indicato Bruno Archi, ex consigliere diplomatico del Cav., come inviato del ministero a Gaza. A destra si contendono la betoniera e Salvini arriva sempre terzo. Palazzo Chigi ha delegato il dossier Gaza ad Alfredo Mantovano e al suo capo di gabinetto, Alessandro Monteduro. Meloni il 22 ottobre va a pranzo con Mattarella. La pace o i datteri? Continua su ilfoglio.it