Beatrice Venezi – intrepida, elegante e patriottica – venerdì prossimo tornerà a dirigere la Sinfonica e, quasi certamente, salirà sul podio del Politeama con lo stesso orgoglio di due settimane fa. Un modo come un altro per dire agli orchestrali che l’hanno contestata: “Francamente me ne frego”. Andrea Peria, il traballante sovrintendente, l’accoglierà con turiboli d’incenso e la presenterà come la diva universale della musica. Un modo come un altro per non rimetterci l’ultimo pezzo di faccia dopo la figuraccia del concerto precedente. Con ogni probabilità rivedremo in teatro il presidente della Regione, Renato Schifani, in prima fila per applaudire sia la direttrice sia il sovrintendente. Un modo come un altro per non prendere atto – non sia mai – di un imperdonabile errore: quello di avere trasformato un luogo della cultura in un baraccone di sottogoverno.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Sinfonica, la Venezi alla prova d’appello
andrea periabeatrice venezi
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