Ventisette anni fa una ragazza muore nella strage di via d’Amelio. La vita di Emanuela Loi, agente di scorta del giudice Paolo Borsellino, viene stroncata dalla mafia. Da quella domenica di luglio del 1992 Emanuela diventa simbolo di franchezza, coraggio e fedeltà allo Stato, un esempio di lotta condivisa che si propaga nella società per denunciare le violenze, per affermare la libertà d’informazione e promuovere la libertà di azione.

Su questa scia, a Palermo, da due anni Angela Mattarella Fundarò, presidente dell’Inner Wheel Palermo Normanna e del Pool Antiviolenza e per la Legalità, una vita per il sociale (“Fin da giovane mi sono dedicata al volontariato”), presenta il Premio Coraggio Emanuela Loi, a Villa Malfitano Whitaker, sabato 26 ottobre alle 18, con ingresso libero. Una vita tra la cultura e il sociale. “Il 24 novembre apporremo una panchina rossa a Piazza Alberigo Gentili. Al Loggiato San Bartolomeo, riaperto dopo 5 anni, restituito alla città grazie a dei mecenati e all’Art Bonus, gestito dalla Fondazione Sant’Elia, di cui sono vicepresidente, saranno in mostra nei prossimi mesi le opere di Roberto Capucci, Paolo Triplo e Giusto Sucato. Nel 2018 per Palermo Capitale della Cultura, sono stata parte attiva degli eventi presentati alla città”. Angela è anche Hospitalier di “Notre Dame des Lourdes”. Dal sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto la “Tessera Preziosa del Mosaico”, come personalità di spicco della città. “Ogni anno apriamo le commemorazioni della strage di Capaci, con un concerto-dibattito che quest’anno ha visto il Teatro Politeama come location”.

Emanuela Loi è divenuta la prima donna in divisa a morire in servizio per mano della mafia. Il Premio a Villa Whitaker sarà una riflessione, sarà la serata a rivelarlo, sulle tante donne che prima di essere custodi di giustizia e di verità, sono persone con una loro vita, i loro sogni, con i loro amori e i loro progetti. “Il Premio, o meglio riconoscimento – racconta Angela – è rivolto a tredici donne italiane che hanno mostrato coraggio in ambiti diversi: tra queste anche delle agenti della Polizia di Stato selezionate dalla Questura di Palermo. Tra le premiate ci saranno l’astronoma palermitana Laura Affer, che ha scoperto un nuovo pianeta, e Suor Eugenia Bonetti, presidente dell’associazione “Slaves no More” (Mai più schiave) che coordina in Italia e nel mondo le religiose impegnate al reinserimento di donne vittime di violenza e della tratta di esseri umani, oltre che collaboratrice del Santo Padre nella scrittura dei testi della Via Crucis della Pasqua scorsa. C’è Suor Valeria Gandini, delle suore comboniane, missionaria, oggi punto di riferimento nel quartiere dell’Albergheria a Palermo, di tante donne nigeriane vittime della prostituzione. Il corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, rappresentate dalla ispettrice regionale, sorella Anna Di Marzo.

C’è Angela Grignano, sopravvissuta il gennaio scorso alla fuga di gas in un hotel a Parigi dove lavorava per mantenersi alla scuola di danza che le avrebbe fatto realizzare il sogno di ballerina. Ci sarà la giornalista Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report, oggi editorialista di Sette, sue le inchieste più delicate e coraggiose servite a sviscerare intrighi vergognosi e corruzione. Protagonista indiscussa l’insegnante Rosellina Dell’Aria, sospesa lo scorso maggio a Palermo per avere condotto gli studenti in un lavoro sulle leggi razziali. C’è Valeria Grasso, imprenditrice costretta a vivere fuori dalla Sicilia a causa di minacce mafiose. Ci saranno le agenti della Polizia di Stato, il commissario Oriana Tubia, la Vice Ispettrice Loredana Rupe, l’assistente capo Antonina Matranga, il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, coordinatrice in Procura dei reati delle fasce deboli, violenza sui minori e sulle donne. Ci sarà il giudice Daniela Troja, presidente di sezione penale del Tribunale di Trapani, relatrice di processi importanti, come quello del piccolo Di Matteo, di Marcello Dell’Utri, da molti anni impegnata sulle questioni connesse sull’immigrazione e la violenza di genere.

“I premi saranno consegnati dalle autorità civili, militari e dai vertici della Polizia di Stato, alla quale va il nostro ringraziamento – sottolinea la Fundarò – per avere condiviso l’iniziativa, importante nel perpetrare il ricordo, il coraggio e l’esempio di Emanuela Loi”.