Costantino Muscarà

Nomine, rissa tra compari

Schifani e FdI vogliono solo primeggiare. E' più utile nascondere le incompetenze che rivelarle...

Salvini rivuole le province come uno Schifani qualunque

Le province? Non le rivogliono soltanto in Sicilia. Mentre la Regione ha avviato le pratiche per il ritorno dell’elezione diretta – l’iter ha già superato il vaglio della commissione Affari istituzionali all’Ars – anche a livello nazionale si muove qualcosa. E’ Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e vicepremier, a lanciare una ciambella di salvataggio a Schifani, fin qui il governatore più accanito per il ripristino degli enti d’area vasta: “Mi chiedono di reintrodurre le Province. Io da segretario della Lega ne sono straconvinto”, ha detto. Salvini sa, o forse non sa, che il ritorno delle province, in Sicilia, garantirebbe l’ampliamento del numero di poltrone a disposizione della casta (circa 300) e un posto al sole anche per i trombati. La narrazione, però, è un’altra: “Le Province servono per scuole e..

L’autostrada dei debiti

Il Cas non paga più, le imprese minacciano di bloccare i lavori. L'incompiuta da Siracusa a Gela

Autostrada? No, il presidente a Catania va in elicottero

Mentre Pupo rimaneva bloccato nell’aereo e centinaia di passeggeri stipati nella tensostruttura messa a disposizione dall’Aeronautica, il Presidente della Regione Renato Schifani s’è fatto spazio senza faticare e, grazie a un volo in elicottero, gentilmente offerto dalla Protezione Civile, ieri è atterrato all’aeroporto di Catania. Dove non c’è spazio per uno spillo, il presidente è stato accolto dal red carpet. Per cosa, poi? Per presenziare a una conferenza stampa infarcita di ovvietà, dove il momento più originale è stato quello dei ringraziamenti a Salvini e Crosetto per averlo assistito in questi giorni (e il ministro Urso? Tiè). Schifani, accompagnato dall’assessore Marco Falcone e dal commissario di Forza Italia Marcello Caruso, è planato direttamente sulla pista d’atterraggio, dove oggi gli aerei faticano a muoversi e vengono respinti. Una miriade di voli..

Allegria. La Regione è già tornata a ubriacarsi di turismo

Se non l’avessero già usato, sarebbe perfetto: “Open to Meraviglia”. E’ la campagna di Fratelli d’Italia per riportare i turisti in Sicilia: il ministro Daniela Santanché, sopravvissuta alla mozione di sfiducia, ci mette i piccioli, per l’esattezza dieci milioni; la collega meno “nobile” e senza centrotavola, Elvira Amata, contribuisce con un appello. Manco fosse la Ferragni. “Turisti vi aspettiamo in Sicilia, siete i benvenuti”. Sono passati dieci giorni dall’incendio che ha privato Fontanarossa del Terminal A e provocato cancellazioni e dirottamenti (per Comiso e, nella peggiore delle ipotesi, Palermo o Trapani); e una manciata di ore dal fuoco che è montato fino in autostrada, costringendo alla chiusura parziale di alcuni tratti sulla Palermo-Catania e sulla Palermo-Trapani (ma anche sulla Catania-Messina e sulla Siracusa-Catania). La Sicilia è sulla via del crepuscolo,..

Qui nessuno è innocente

L’inferno avvolge la Sicilia, i giochi proibiti della politica non si fermano. Dentro e fuori gli aeroporti

Gerenza

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