Huffington Post

Ponte sullo Stretto e Zes unica,
i conti del governo non tornano

“Il grande inganno sul Mezzogiorno”. O almeno così lo definiscono le opposizioni. La sensazione è che l’esecutivo Meloni stia puntando la sua campagna elettorale al Sud in vista delle Europee su progetti grandiosi – dal Ponte sullo Stretto alla Zes unica –, di facile sforzo comunicativo, senza però stimolare nei fatti gli investimenti per il meridione. Il Ponte costa 11,5 miliardi e per la Corte dei Conti avrà un “impatto economico limitato”. Matteo Salvini garantisce che i soldi sono già stati individuati in manovra, ma è un fatto che il ministro Giancarlo Giorgetti ha preso l’impegno a reperire fonti di finanziamento alternative, così “da ridurre l’onere dell’opera, al momento interamente in carico al bilancio dello Stato”. Intanto la premier Giorgia Meloni rivendica a parole l’impegno del suo governo verso il..

I pentimenti di Grillo: è tardi,
il latte versato è imbevibile

Non è mai troppo tardi, per dirla con il titolo di una indimenticabile trasmissione del maestro Alberto Manzi? No, in questo caso è davvero troppo tardi: i cocci sono andati in frantumi, non c’è mastice e artigiano che possa restaurare il vaso distrutto. Troppo tardi i ripensamenti, i dubbi, le perplessità, il prendere atto di un fallimento politico da parte di Beppe Grillo; il latte versato è irrecuperabile, imbevibile. Continua su Huffington Post

Schlein stavolta ha fatto centro
50 mila alla manifestazione Pd

Circa 50 mila persone sono in Piazza del Popolo a Roma, dove è in corso la manifestazione del Pd. E' quanto rendono noto fonti Pd. "La piazza è strapiena - viene aggiunto - e ancora stanno arrivando dei pullman". Ad aprire la manifestazione il sindaco della Capitale : "Questa giornata è straordinaria. Questa è la piazza della riscossa democratica e ringrazio Elly Schlein per aver organizzato questa manifestazione a Roma. L'Italia è a un bivio", ha detto. "Abbiamo visto cosa è accaduto con il Pnrr - ha ricordato il sindaco che all'epoca era il ministro dell'Economia- . Per noi quelle risorse erano un sogno diventato realtà. Ma ora da opportunità unica, sembra diventato un fastidio, un impedimentino", per il governo. Continua su Huffington Post

Meloni scatenata sulle riforme
“Nulla potrà mai buttarmi giù”

La battaglia per le riforme costituzionali è già nel vivo. Giorgia Meloni comincia a perorare la causa del premierato di prima mattina, in videocollegamento con l'Assemblea nazionale della CNA, gli artigiani che parlerebbero più volentieri di manovra, fisco, burocrazia, ma ascoltano la premier dire che "cercheremo il consenso ampio in Parlamento, se non sarà possibile chiederemo ai cittadini cosa pensano. Confido che gli italiani non si faranno sfuggire l'occasione di approvare la madre di tutte le riforme". Poi è la volta del ritorno del format Appunti di Giorgia, sui social. "Questa riforma non serve a qualcuno ma a tutti, e lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando, senza però offrire argomenti seri, perché certo non possono dire la verità. Che si sono cioè abituati a governare..

Ostaggi in cambio di una tregua
ma il premier Netanyahu non si fida

In una giornata che racconta un crescente pressing internazionale perché tacciano le armi, almeno per qualche ora, nella Striscia di Gaza, con un pronunciamento dei paesi del G7 e un coinvolgimento dei grandi mediatori arabi - Egitto e Qatar -, gli Stati Uniti sono impegnati soprattutto a tenere in piedi la diplomazia regionale. Anche a costo di fare, ancora una volta un passo indietro. Il futuro della Striscia di Gaza è un tema troppo importante, dirimente per la fine del conflitto e un futuro di pace in Medio Oriente. E Washington non può permettersi di creare una divergenza troppo ampia con Israele, che metterebbe a rischio la diplomazia con Tel Aviv e i negoziati su altri temi rilevanti per il futuro del conflitto. La pausa umanitaria resta la prima richiesta..

Il grande scambio sui migranti
Meloni ne manda 3 mila in Albania

Da aiutiamoli a casa loro a deportiamoli in casa d’altri. Migranti in cambio di energia, infrastrutture, agroalimentare, anche acqua per la Puglia, e il sostegno nelle trattative delicate per l’ingresso nell’Unione europea e sulla crisi kosovara. L’Albania diventa il Cpr dell’Italia, ma Roma ripaga la disponibilità di Tirana sui migranti allargando i cordoni della borsa. In attesa degli Stati Europei – ‘non rispondono al telefono’, si è lamentata la premier nella telefonata coi comici russi - Giorgia Meloni ottiene la collaborazione di uno Stato che in Europa non ci è ancora entrato. Con il premier albanese Edi Rama oggi Meloni ha siglato un protocollo d’intesa in base al quale l’Albania ospiterà i migranti salvati in mare dalle navi italiane in due centri che sorgeranno nel nord del Paese, nei pressi..

Riforme, la caserma scricchiola
Le perplessità di Pera e La Russa

Forse per la prima volta in assoluto nell’altrimenti sempre granitica caserma si è sentito qualche sonoro scricchiolio. D’altronde se si gettano le riforme in pasto al Parlamento dopo aver stabilito il loro perimetro in vertici ristretti, plasmate sulle volontà del solo presidente del Consiglio, qualche scossone è il minimo che ti puoi aspettare. Una scossa tellurica dalla quale non rimane immune nemmeno un partito che segue la propria leader, in cui il dibattito tra correnti è ridotto al lumicino, in cui le voci di dissenso non sono pervenute. Insomma, mentre Giorgia Meloni fa della stabilità una bandiera della sua riforma, per la prima volta da anni un lieve fremito d’instabilità soffia su Fratelli d’Italia. D’altronde una voce come quella di Marcello Pera, un cursus honorum lungo da solo più di..

Arriva il premierato. Tutte le
obiezioni dei costituzionalisti

Il testo di riforma costituzionale è stato appena approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri. Ha scatenato una serie di obiezioni dei costituzionalisti, sin dal momento in cui sono emerse le prime bozze. Suscita perplessità innanzitutto l'elezione diretta del premier, ma seguono una serie di altri distinguo, tutti fatti con dovizia di argomentazioni. Vediamo quali. ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER Cosa prevede la riforma. Il presidente del Consiglio, che fino a oggi è stato nominato dal presidente della Repubblica a seguito di un giro di consultazioni fatte per accertare che ci fosse una maggioranza, sarà "eletto a suffragio universale e diretto". Saranno quindi i cittadini a eleggere direttamente il premier. Il presidente della Repubblica gli darà mandato di formare il governo. Quali sono le obiezioni. La stragrande maggioranza dei costituzionalisti ritiene che..

La Meloni abbocca allo scherzo
“La guerra in Ucraina ha stancato”

"Siamo stati ingannati da un impostore". Palazzo Chigi è costretto a correre ai ripari, dopo che dalla Russia è stata diffusa una conversazione tra la premier Giorgia Meloni e colui che si era qualificato come "presidente della Commissione dell'Unione Africana". Peccato che dall'altra parte della cornetta non ci fosse nessun leader africano. C'erano, invece, dei comici russi, con un intento propagandistico. A parziale discolpa della malcapitata premier notiamo non è la prima volta che un leader occidentale abbocca a questo tipo di scherzi, che sono uno dei tanti tentativi russi di farsi beffa dell'Occidente da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Stavolta è toccato a Meloni, ma non solo. Perché i comici hanno ingannato anche l'ufficio del consigliere diplomatico della premier, che le ha passato la telefonata. Ed è..

FI, storia di una Caporetto.
Casa e pensioni: decide Meloni

Come Matteo Salvini su Quota 104 retrocessa a finta Quota 103, anche Antonio Tajani esce malconcio dal faccia a faccia con Giorgia Meloni. Venerdì la manovra si è chiusa per la Lega. Forza Italia si è arroccata per l’intero weekend riguardo alle tasse sulla casa, il bene sacro per eccellenza del partito fondato da Silvio Berlusconi. Ma le 72 ore in più dominate da trattative, comunicati e tensioni non sono servite a più di tanto per i fini azzurri. Alla fine – sulla manovra come su tutto il resto – si fa come dice la premier, in stretto asse con il suo braccio economico, il ministro Giancarlo Giorgetti. Il governo farà cassa con l’aumento della cedolare secca, alzandola dal 21% al 26% sugli affitti brevi. L’unica concessione fatta ai forzisti,..

Gerenza

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