Huffington Post

“Non parlerò mai”. Messina Denaro
se ne va col suo carico di segreti

Sentito dai magistrati subito dopo l'arresto, tra frasi elusive e autoassoluzioni, aveva detto una cosa con chiarezza: "Io non parlerò mai". Chi aveva studiato bene la sua figura non aveva mai nutrito dubbi a riguardo: Matteo Messina Denaro - morto oggi e arrestato a gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza - non si sarebbe mai pentito. Non avrebbe mai collaborato con la giustizia, né si sarebbe assunto la responsabilità per i crimini efferati che le sentenze gli hanno attribuito. Continua su Huffington Post

Addio a Napolitano. Fu il primo
capo dello Stato eletto due volte

Se ne va all'età di 98 anni Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica della storia italiana a essere stato eletto per un secondo mandato, il primo capo dello Stato a provenire dal Partito comunista italiano. Eletto come 11° presidente il 15 maggio 2006, è stato rieletto il 20 aprile 2013 e restò al Quirinale fino al 14 gennaio 2015. Un capo dello Stato forte e amato, apprezzato, supplicato di restare, critico e criticato dal mondo politico. Continua su Huffington Post

Mattarella archivia Dublino
“Migranti? Serve più coraggio”

"Le regole di Dublino sono preistoria, era un altro mondo, non c'era una migrazione di massa, è come fare un salto in un'altra era storica. Sono una cosa fuori dalla realtà. Occorre invece uno sforzo insieme, prima che sia impossibile governare il fenomeno migratorio in modo da affrontarlo con nuove formule". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione alla stampa con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier nel corso della loro visita a Piazza Armerina. Secondo Mattarella, "tre sono le questioni primarie di fronte al Mondo e all'Europa: clima, energia e migranti. Con Steinmeier abbiamo sorvolato le zone colpite dagli incendi in Sicilia, anche a causa del mutamento del clima con fenomeni tropicali. A Catania vedremo un importante stabilimento di produzione di energie pulite. È una esigenza..

Meloni all’Onu: “Guerra globale
ai trafficanti di esseri umani”

Un intervento, più breve, di chi l'aveva preceduta, a conclusione della sessione serale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per riaffermare le direttrici su cui sta muovendo il governo: l'appoggio chiaro all'Ucraina, la condanna dell'aggressione russa, un piano di cooperazione con l'Africa nel nome di Enrico Mattei, il controllo etico dell'intelligenza artificiale e la riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Giorgia Meloni allora rivendica "con chi sta l'Italia", cioè con l'Ucraina che in nome di quell'"amore per la Patria" sta rispondendo all'aggressione russa "oltre l'inimmaginabile". Ma se quella all'Ucraina è anche "e" una guerra mossa non solo contro l'Ucraina, ma contro le nazioni più povere", ecco allora che l'attenzione dell'Italia, sottolinea il presidente del Consiglio, "è rivolta particolarmente verso l'Africa, dove nazioni già provate dai lunghi periodi di siccità e dalle..

Tredici sbarchi in meno di un’ora
A Lampedusa torna il pienone

"Non permetterò che l'Italia diventi il campo profughi d'Europa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della cerimonia con cui ha deposto una corona di fiori al monumento di Cristoforo Colombo a New York. "Bisogna dichiarare guerra ai trafficanti di uomini". Dopo una giornata relativamente tranquilla, con un numero di arrivi abbastanza contenuto, il caos è tornato in serata a Lampedusa, quando in meno di un'ora sul molo Favarolo si sono succeduti tredici sbarchi con centinaia di migranti. Molti sono stati trasbordati dai barchini alle motovedette della guardia di finanza, una carretta stracolma di profughi è stata trainata e almeno un'altra è riuscita ad arrivare da sola. Le barche, approfittando delle buone condizioni del mare, avrebbero viaggiato, procedendo parallelamente a gruppi di quattro o cinque. Fino a poche..

FdI, la sindrome dell’assedio
Donzelli: siamo sotto attacco

"Ci sembra evidente come oggi, ora che finalmente torna la politica, con un nuovo assetto di stampo conservatore di centrodestra, si assista a una forte reazione. Che non ci spaventa né ci stupisce. Ma, anzi, ci motiva". Giovanni Donzelli conferma la sindrome dell'assedio che si vive dentro Fratelli d'Italia. Il capo organizzazione del partito di Giorgia Meloni si riferisce "non solo al Pd con ciò che gli ruota attorno, e quindi della loro paura di perdere peso e posti, ma anche ai tanti che in anni di sospensione della politica si erano presi posizioni di potere, approfittando di vuoti". E quindi "lobbisti, gruppi di pressione economici potenti, tanti che hanno appunto occupato spazi di potere. E siccome a noi non interessa il potere per il potere, ma il bene della..

Settemila migranti a Lampedusa
e Salvini apre la caccia a Meloni

Giorgia Meloni deve aver constatato quanto sa di sale lo pane altrui quando, all’uscita del salotto di Bruno Vespa, si è ritrovata in mano le dichiarazioni di Matteo Salvini, esibitosi in contemporanea con un certo ritrovato vigore (sovranista). Dichiarazioni che rendono plastica la più classica inversione dei ruoli rispetto a quando l’uno, sia pur con molti distinguo, subiva il sostegno al governo Draghi e la conseguente emorragia di voti, mentre l’altra, per nulla consumata dai doveri, poteva baldanzosamente interpretare il ruolo di alfiere del sentiment populista: quel senso comune scettico con l’Europa, insofferente alle regole, ostile agli immigrati e bisognoso di un nemico. Continua su Huffington Post

Meloni in trincea contro
un assedio che non c’è

“Gli attacchi e le trappole si moltiplicheranno”, scandisce Giorgia Meloni davanti alla platea di delegati plaudenti accorsi per l’Assemblea nazionale. Il suo podio prende le sembianze di un bastione della Fortezza Bastiani, il mitologico avamposto nel nord descritto dalla fervida immaginazione di Dino Buzzati, consumato dall’attesa dell’attacco dei barbari che non arriva mai. “Ci attaccano perché diamo fastidio”, dice la premier come se nessun governo prima del suo fosse stato messo sotto la lente d’ingrandimento dalla stampa e criticato dalle opposizioni. Denuncia “dossieraggi e fake news contro di noi”, mette in guardia da “attacchi e trappole che si moltiplicheranno”. A che cosa si riferiva esattamente, si chiede a uno dei delegati muniti di badge di riconoscimento bianco e blu, i colori di Fratelli d’Italia. “Ma che ne so, lo dice..

Il terremoto fa una strage: più
di duemila morti in Marocco

Una scossa fortissima e una notte di paura in Marocco. I sismografi hanno registrato un forte terremoto alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro individuato ai piedi dell'Atlante, nella provincia di Al Haouz, probabilmente nel centro di Ighil, ad una profondità di 8 chilometri, a poco più di 70 chilometri da Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più. Magnitudo 7 scala Richter secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat, poco meno (6.8) secondo l'Us Geological Survey. Il bilancio, ancora provvisorio, è di..

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