Davide Faraone

Gli ospedali cucinati nel pentolone della politica

Il prossimo 23 luglio, la Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana sarà chiamata a esaminare una proposta di rimodulazione della Rete Ospedaliera presentata dall’Assessorato alla Salute. Per noi la proposta Schifani/Faraoni va ritirata immediatamente per palese indegnità. Crea disparità territoriali inaccettabili, ignora dati demografici ed epidemiologici, minaccia le eccellenze specialistiche territoriali; presenta un grado di arbitrarietà insopportabile, con il chiaro intervento di sponsor politici che hanno determinato scelte altrimenti incomprensibili; non dà evidenza della integrazione con la Rete Sanitaria Territoriale. Sei province su nove (Enna, Agrigento, Ragusa, Siracusa, Trapani e Caltanissetta) hanno un numero di posti letto complessivo al di sotto della media nazionale (3.2 ogni 1000 abitanti), due di queste sei, Caltanissetta e Enna, si trovano addirittura al di sotto della soglia di sicurezza indicata dalla OMS (3 posti letto/1.000 abitanti)...

Dall’Ars a Palazzo d’Orleans è la Regione dei pagnottisti

Il clima, in Sicilia, è preoccupante e il consenso è drogato da troppi strumenti, pagati dalla collettività e introdotti dalla mala politica per sfamare i “pagnottisti”. La politica è diventata lo strumento per garantire la “pagnotta” ai propri sodali, in una regione che produce sempre di meno e riesce sempre di meno ad assicurare lavoro e futuro ai suoi cittadini. Sono un garantista e quindi ragiono a prescindere dalle vicende giudiziarie: anzi auspico si chiudano al meglio per tutte le persone coinvolte. Tuttavia, è impressionante come il sistema sia ormai andato in tilt: pochi notabili controllano il consenso con strumenti e modalità inopportune, a prescindere se vengano individuati come reati dalla magistratura. Poco importa se si tratta di appalti in sanità, nei lavori pubblici, di associazioni pseudo culturali o benefiche,..

Siccità. Le piogge aiutano ma il governo Schifani no

La pioggia ci ha salvato la pelle qualche settimana fa, ancora qualche giorno e l’Ancipa non avrebbe avuto più una goccia d’acqua, ancora qualche giorno e a Palermo sarebbero scattate le turnazioni severe, ancora qualche giorno e i silos e le autobotti avrebbero riempito le strade di molte città siciliane. Grazie alle piogge, e alla neve che in alcune zone si è raccolta, siamo tornati ad erogare l’acqua con regolarità nelle zone che ci avevano lasciato col fiato sospeso, e che avevano visto arrivare l’acqua nei recipienti anche una volta ogni otto giorni, il tempo medio che si finisce per stare in un pronto soccorso in Sicilia. Ma nonostante le copiose piogge di questi giorni, coordinate da Schifani in persona che con l’elicottero ha studiato i movimenti delle nuvole, e..

Gioiscono per il Sicilia Express, treno di un calvario

Il treno Sicilia Express è l’emblema della subcultura che uccide la nostra regione. Il simbolo del provincialismo di chi ci governa e di fronte ai prezzi spropositati dei nostri spostamenti, organizza un treno col circo dentro. Si, perché la classe di governo siciliana non ama risolvere i problemi, ma piuttosto lasciare tutto com’è e distrarre i cittadini lasciando loro intendere che tutto sia cambiato. Per cui 24 ore di viaggio all’andata e 24 al ritorno, da Torino a Palermo, viene spacciato per una bellissima iniziativa. Dagli stessi che magari fra qualche anno saranno felicissimi di inaugurare il treno Palermo/Catania (220 km) in due ore mentre da Roma/Napoli, (216 km) si viaggia da decenni in 56 minuti con l’alta velocità. Ho sentito l’assessore Aricò vantarsi per questo viaggio “avvincente”, così lo..

Caso Russo. Un minuto di carcere in più è già uno scandalo

Ho letto una notizia che mi ha lasciato alquanto interdetto: il tribunale di Palermo ha concesso gli arresti domiciliari all’ex esponente politico, Mimmo Russo. Russo però resterà in carcere perché non ci sono braccialetti elettronici, la società Fastweb, che ha siglato un accordo con il ministero dell’Interno, ha comunicato ai carabinieri di avere sforato il tetto massimo dei mille e 200 dispostivi attivabili in un mese così come previsto dal capitolato di appalto. Quindi niente arresti domiciliari. Stiamo parlando di un ex consigliere comunale di Fdi, quindi con idee lontane anni luce dalle mie, ma questo non mi lascia meno sdegnato. Non riesco infatti a reputare degno di un Paese civile che un uomo, in carcere da qualche mese, venga tenuto dietro le sbarre altri 20 giorni, quando dovrebbe andare..

Così in Sicilia cresce la voglia di una buona politica

La tre giorni di “Meritare l’Europa”, la scuola di formazione politica, per me è stata una immersione di freschezza. Con cinquecento tra ragazze e ragazzi abbiamo elaborato, lavorato e studiato proposte che possono incidere sul futuro del nostro Paese, abbiamo discusso di politica con la P maiuscola. Ci siamo anche divertiti, per carità, la struttura di Città del mare si presta bene, ma prevalentemente abbiamo insieme tirato fuori idee su politica estera, lavoro, sanità, sport, formazione, giustizia, economia, comunicazione, questo significa orientare i giovani all’impegno e alla concreta possibilità che siano la prossima classe dirigente, preparata e accorta. La politica non è speranza, è progettazione e programmazione, capacità e fattività. In Sicilia abbiamo messo in campo bellezza, i giovani hanno a cuore, molto più di quello che crediamo noi adulti,..

Faraone: la gogna per Miccichè ha i suoi padrini politici

Come giudico un uomo che si droga? Come un uomo con enormi fragilità, lo giudico male, perché sceglie la droga come terapia. Come giudico uno che spaccia? Lo giudico peggio. Ma questo con l’affaire Miccichè non c’entra nulla. Non c’entra nulla col suo sputtanamento. Miccichè non è indagato, eppure l’ordinanza di custodia cautelare è quasi tutta per lui. Eppure i titoli dei giornali sono tutti per lui. Va a comprare la droga in auto blu col lampeggiante acceso, penseresti è indagato per peculato. No. Non lo è. Discute al telefono, parla di giorni e invece sarebbero dosi di cocaina, penseresti è indagato per spaccio. No. Non lo è. E allora perché il suo nome è su quella ordinanza? Perché ci sono le sue foto, non mentre sniffa, non mentre passa..

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