Ma c’è anche una sanità fatta di coraggio e sacrificio
Ne è arrivato a parlare persino Massimo Gramellini, in prima, sul Corriere della Sera. Dopo ch’era stato Andrea Cassisi, su Avvenire, a rilanciare la “parabola” dell’aggredito che diventa il salvatore del suo stesso aguzzino. Tutto vero: i fatti, risalenti a una quindicina di giorni fa, si sono verificati in una Guardia Medica nel centro di Ragusa. In piena notte due brutti ceffi, uno con una ferita alla mano, si presentano nella stanzetta angusta che ospita il presidio di continuità assistenziale. E non rendendosi conto che quello non è un pronto soccorso, si rivolgono al giovane medico (meno di 40 anni) con fare minaccioso. Pretendono che la ferita – procurata chissà come, alle 3 del mattino – venga suturata. Il medico dice che non può farlo, che non può applicare i..