La sanità palermitana torna sotto i riflettori della magistratura. La squadra mobile ha arrestato in flagranza il commercialista Mario Lupo, 63 anni, presidente della onlus Samot Palermo e della Adi Palermitana 24 scarl, e Francesco Cerrito, dirigente dell’Asp e responsabile della programmazione e delle attività territoriali. Entrambi sono accusati di corruzione e sono stati rinchiusi al Pagliarelli.
Il blitz è scattato ieri pomeriggio negli uffici dell’Asp di via Pindemonte: i poliziotti li seguivano da tempo e avrebbero piazzato microspie e telecamere. Quando nell’ufficio di Cerrito è comparsa una busta con dentro 2.000 euro, gli agenti sono intervenuti cogliendoli sul fatto. Le indagini, coordinate dal pm Giacomo Brandini, confermano dunque un’attività investigativa già avviata da settimane.
Lupo, difeso dall’avvocato Salvatore Gugino, è un consulente economico-finanziario molto noto, con uno studio in via Liguria e una rete di società che operano nell’assistenza domiciliare ai malati oncologici terminali. Cerrito, assistito dall’avvocato Fabrizio Biondo, ha un passato politico da sindaco di Villabate e oggi si occupa delle pratiche di accreditamento delle strutture private, un settore particolarmente esposto a interessi e pressioni. E’ stato Direttore sanitario fino al 2024.
Un’inchiesta che arriva a sei mesi dall’ultimo scandalo sugli appalti pilotati da 130 milioni e che aggrava il clima già pesante dentro l’Asp di Palermo, ancora priva di un direttore generale da quando Daniela Faraoni, otto mesi fa, è stata nominata assessore alla Salute. Una vacanza di vertice che grida allo scandalo. E adesso ci si mette pure questo nuovo episodio di presunta corruzione.