Il tenore Andrea Bocelli, accompagnato dall’organista del Duomo di Milano (che ospita il più grande organo d’Italia) Emanuele Vianelli, ha cantato per circa mezz’ora nella chiesa vuota e a porte chiuse, senza pubblico né applausi, seguendo le misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus. Bocelli ha aperto il breve concerto di repertorio sacro con l’inno eucaristico ‘Panis Angelicus’, dalle “Messe Solennelle” musicato da César Franck, ed ha poi proseguito con l’ Ave Maria, di Charles-François Gounod, Sancta Maria di Pietro Mascagni e Domine Deusdalla “Petite Messe Solennelle” di Rossini.

“Custodirò l’emozione di questa esperienza inedita e profonda, di questa Santa Pasqua che l’emergenza ha reso dolente, ma al contempo ancora più feconda, tra le memorie in assoluto più care”, ha spiegato Bocelli al termine del concerto pasquale ‘Music for Hope’. “Quella sensazione d’essere contemporaneamente solo, come lo siamo tutti, al cospetto dell’Altissimo – ha detto Bocelli -, eppure di esprimere la voce della preghiera di milioni di voci, mi ha profondamente colpito e commosso. L’amore è un dono. Farlo fluire è scopo primario della stessa vita. E con la vita, ancora una volta, mi trovo in debito. La mia gratitudine va a chi ha concepito questa opportunità, il Comune di Milano e il Duomo, ed a tutti coloro che hanno accolto l’invito e si sono uniti in un abbraccio planetario, raccogliendo quella benedizione del Cielo che ci restituisce coraggio, fiducia, ottimismo, nella certezza della fede”. L’evento è stato promosso e reso possibile dal Comune di Milano e dalla Veneranda Fabbrica del Duomo e prodotto da Sugar Music e Universal Music Group grazie al generoso contributo di YouTube, al quale Andrea Bocelli ha partecipato in forma totalmente gratuita, con la collaborazione di Almud e Maverick Management