L’auto di Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, e quella di sua figlia sono esplose e sono state completamente avvolte dalle fiamme. Ne dà notizia lo stesso giornalista sui social. “Due ordigni – si legge nel post – hanno distrutto le automobili parcheggiate davanti casa a Campo Ascolano, alle porte di Roma. Le deflagrazioni sono state così forti da scuotere l’intero quartiere”.
Al momento dell’esplosione il giornalista era a casa. La figlia, venti minuti prima, aveva parcheggiato la sua macchina accanto a quella del padre. Poi il boato, poco dopo le 22. “Pensano fosse un ordigno rudimentale – spiega Ranucci al telefono a Repubblica, piuttosto scosso – potenzialmente avrebbe potuto uccidere una persona se passava in quel momento”.
La trasmissione Report, condotta da Sigfrido Ranucci, sui suoi profili social fa esplicito riferimento all’esplosione di “un ordigno piazzato sotto l’auto del giornalista” parcheggiata davanti casa, a Campo Ascolano, alle porte di Roma e che la deflagrazione avrebbe potuto uccidere. “L’auto è saltata in aria – si legge – danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto. La Procura di competenza si è attivata per le verifiche, avvisato il Prefetto. La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento”. I pm dell’antimafia di Roma indagano su quanto avvenuto. Al momento il pm della Dda Carlo Villani- coordinato dall’aggiunto Ilaria Calò- procede per danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso in attesa di ricevere le prime informative dalle forze dell’ordine intervenute. Continua su Huffington Post