Il “caso Cannes”, che per mesi ha agitato la politica siciliana, si chiude almeno sul fronte penale per i dirigenti regionali. Il Gip Patrizia Ferro ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dai pm De Benedittis e Fusco nei confronti di Lucia Di Fatta (oggi capo di gabinetto al Turismo), Nicola Tarantino (Film Commission) e Calogero Franco Fazio. Nessuna responsabilità penale: la loro posizione è stata stralciata.
L’origine dello scandalo è nota: nel 2022 la Regione aveva speso 2,2 milioni di euro per allestire a Cannes la mostra “Sicily, Women and Cinema”. Nel 2023, l’allora dirigente Fazio aveva firmato un nuovo decreto da 3,7 milioni, su input dell’assessorato guidato da Francesco Paolo Scarpinato (FdI). Ma il governatore Renato Schifani, in autotutela, bloccò tutto: i fondi non furono mai spesi.
L’organizzazione dell’evento era stata affidata, senza gara pubblica ma con procedura negoziata, alla Absolute Blue, società lussemburghese guidata da Patrick Nassogne, che si dichiarava “esclusivista” del format “Women and Cinema”. Una pretesa rivelatasi infondata: il Tar bocciò il ricorso della società dopo lo stop deciso dalla Regione.
Le indagini della Procura, partite proprio da Cannes, hanno evidenziato possibili profili di falso e turbativa d’asta. È emerso anche il nome di Sabrina De Capitani, già portavoce del presidente dell’Ars Galvagno ma all’epoca “key account” di Absolute Blue. Per lei – e per lo stesso Galvagno, oltre che per l’assessora Elvira Amata e l’imprenditrice Marcella Cannariato – pende un’altra inchiesta con ipotesi di corruzione.
Sul fronte contabile, invece, il caso è tutt’altro che chiuso. La Corte dei Conti sta verificando possibili danni erariali per circa 250 mila euro. Tra le spese sospette: 25 mila euro a Nassogne come “freelance”, 45 mila per la collaborazione della De Capitani, 9.600 euro per due notti in ville di lusso, 28 mila per il noleggio di una Mercedes di rappresentanza, 10 e 12 mila euro per i pernottamenti dei “team” Tarantino e Messina.
Se dal punto di vista giudiziario Di Fatta, Tarantino e Fazio possono tirare un sospiro di sollievo, la vicenda resta emblematica di un sistema opaco e rodato.