Il Pd, destinato dai cacicchi a sempre più eclatanti sconfitte

Uno spettacolo a dir poco indecoroso. Una rissa da angiporto. Una partita giocata senza regole e arbitrata da uno con indosso la maglietta di una delle due squadre in campo, in nome e per conto, peraltro, della Schlein. Alla fine un partito sfregiato ha deciso di affidare ai soli iscritti la scelta del nuovo segretario regionale e dei nuovi organismi, cancellando le “primarie” che dal 2005 hanno rappresentato una delle caratteristiche più proprie, quasi identitarie, di quella formazione politica, un metodo che, dopo la fine dei grandi partiti di massa e la crisi delle tradizionali ideologie, la identificava e distingueva nel panorama politico nazionale. Attraverso le primarie, sostituendo o comunque compensando la crisi della militanza, tanti cittadini si sono sentiti protagonisti nei passaggi più importanti. Le lunghe file davanti ai..

Meloni indagata, si riapre
la guerra politica-magistratura

Come nel 1994, quando Silvio Berlusconi fu raggiunto dall’avviso di garanzia alla vigilia del G7 di Napoli. A fissare il paragone a cui tanti pensano in Transatlantico a Montecitorio è Barbara Berlusconi. “Non può sfuggire – dice la figlia del fondatore di Forza Italia - la coincidenza dell'avviso di garanzia alla premier Meloni contestualmente alla riforma in discussione sulla separazione delle carriere dei magistrati. Il pensiero va all'avviso di garanzia che ricevette mio padre mentre presiedeva il G7 a Napoli. Non so se si tratti, come la definiva lui, di 'giustizia a orologeria', ma il sospetto è legittimo”, dice. Continua su Huffington Post

Il “me ne frego” della Santanchè
“Non mi dimetto, vado avanti”

"Un pezzo del partito mi vuole fuori? Chissenefrega! Pazienza. Ho pochi amici, ma ho sempre contato solo su me stessa". Lo afferma la ministra del Turismo Daniela Santanchè in interviste e colloqui su diversi quotidiani, Corriere della sera, Repubblica, Stampa, Il Messaggero, in merito alla possibilità di fare un passo indietro per l'indagine penale a suo carico. La premier Meloni dice che ci può essere impatto sul lavoro. "Magari l'impatto sul mio lavoro lo valuto io! - prosegue -. Non mi dimetto, vado avanti, il mio ministero ha già portato avanti tutto il programma di governo". Continua su Huffington Post

Una Santanché contro tutti
(compresi Meloni e La Russa)

La posizione di Giorgia Meloni sul caso Santanchè somiglia al tormentone del professore Antonino Tamburello che impazza sui social: “Vuoi farlo? Fallo. Potresti anche non farlo, però se lo vuoi fare, fallo”. Il tema sono le dimissioni della ministra del Turismo, che la premier forse si aspetterebbe anche se finora – dice – non gliele ha mai prospettate. Anche perché la Pitonessa, mentre Fratelli d’Italia in silenzio si avviluppa su stesso, dice che non ci pensa proprio a mollare dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio e che semmai potrebbe farlo davanti alla richiesta del gup per truffa ai danni dello stato. Stallo alla messicana. Santanchè non molla, ne fa una questione di principio e di precedenti nei confronti degli altri. E’ sola, e se ne infischia. Nonostante..

Topolino in catanese? Come una versione tradotta dal latino

Facciamo un esperimento mentale. Poniamo che a cavallo tra otto e novecento un editore avesse deciso di pubblicare una versione in siciliano (o napoletano o altro idioma regionale) delle Avventure di Pinocchio di Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini. Sarebbe subito nato un acceso dibattito politico. Alcuni vi avrebbero visto un attentato all’unità nazionale e verosimilmente sarebbero stati la maggioranza. Altri l’avrebbero salutato come il segno dell’insuccesso dell’Italia unita e della vitalità degli idiomi locali. E altro ancora. In questi giorni sono state distribuite in Sicilia, Campania, Toscana, Lombardia edizioni del popolarissimo Topolino contenenti una storia i cui personaggi parlano rispettivamente in siciliano (versione catanese … presunta), napoletano, toscano e milanese. Dove sta la notizia? Nel fatto che l’evento editoriale non ha fatto notizia. Nessun politico o commentatore politico se ne..

Mattarella visto da vicino: la sua cultura, la sua saggezza

Sai di arrivare in un palazzo nel quale per secoli la storia è passata segnando le vicende religiose del mondo e, dal 1870, quelle politiche d’Italia. Sei al Quirinale, e vieni accolto dalla rigida imponenza dei corazzieri, dall’austera eleganza dei funzionari che ti guidano lungo i saloni e i corridoi. Resti sorpreso dalla maestosa solennità dei luoghi che attraversi e che trasmettono una inevitabile suggestione anche a chi ha qualche abitudine a stare nelle sedi delle istituzioni e del potere. Attendi il presidente della Repubblica e immagini di vederlo con la consueta apparente timidezza, con la sobrietà dei gesti, quasi con la ritrosia al rapporto con gli altri. Scopri invece che ti accoglie con un largo sorriso, a braccia aperte, con evidente calore. È stato così, un incontro cordiale, come..

Elon Musk litiga con tutti
Trump non riesce ad arginarlo

“They don’t actually have the money”. Poche ore dopo l'annuncio del progetto Stargate, la nuova joint venture tra Oracle, OpenAI e Softbank, definita da Trump come “il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della Storia”, è arrivato il commento sarcastico e tagliente di Musk: “Non hanno i soldi”. E di soldi si è parlato molto: l'iniziativa prevede infatti un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con l'intenzione di arrivare a 500 miliardi nei prossimi quattro anni per costruire infrastrutture dedicate all'intelligenza artificiale, come data center, chip e reti elettriche. In risposta su X, Sam Altman ha scritto: "Falso, come probabilmente sai. Rispetto i tuoi successi e ti considero una delle maggiori fonti di ispirazione imprenditoriale del nostro tempo. L’iniziativa è una fantastica opportunità per il Paese. Capisco che..

Tutto il governo pensa al dopo Santanchè. Tranne Santanchè

“Deve decidere lei”, dice in coro FdI. Sì, ma quando decide? Perché il tema non è più se Daniela Santanchè debba dimettersi. Ma come debba farlo. Con una complicazione non da poco: lei non vuole farlo. Per il partito di via della Scrofa, quindi per Giorgia Meloni, dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio sul caso Visibilia, il dado è tratto: non vale la pena aspettare che arrivi l’altro rinvio, quello per truffa aggravata all’Inps, sull’utilizzo della cassa Covid. Il 29 gennaio c’è l’udienza in Cassazione che deve decidere se accordare lo spostamento del processo da Milano a Roma. La difesa di Santanchè ci conta, significherebbe chiedere che il processo inizi quasi da capo – sicuramente la fase delle indagini – guadagnando almeno 8 mesi di tempo. Ma..

Capitol Hill, uno sfregio
alla democrazia americana

Fermiamo un'immagine: Donald Trump scende con Melania dalla limousine che lo porta alla Casa Bianca per il tradizionale tè dell'Inauguration Day. Joe Biden, affiancato dalla moglie Jill, lo accoglie con un sorriso ostentato e con vigorosa stretta di mano: “Welcome home”, benvenuto a casa. Proprio negli stessi minuti in cui va in onda la messinscena presidenziale alla Casa Bianca, le agenzie battono dichiarazioni durissime attribuite a Trump e al suo staff contro Biden per quello che viene definito “il più grande attacco al sistema giudiziario americano nella storia”. Il riferimento è al pacchetto di grazie preventive siglato da Joe Biden, nell'ultimo atto da presidente: una protezione per cinque familiari – il figlio Hunter era già stato graziato in precedenza, forse salvato dal carcere, nella più controversa delle decisioni di Biden..

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