Il brigadiere Salvini cerca appigli per difendere i suoi treni

Salvini è er catena: prima era il chiodo sabotatore, ora è colpa della catena di Valdarno. Si presenta alla Camera, a una settimana dai grandi guasti, dai treni fermi, e sragiona di lucchetti, ferramenta e pantografi. Parla come il brigadier Salvini: “Il 28 novembre, nella sede di Italferr, alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti provocando un incendio… e in data 3 dicembre su alcuni blog, gestiti da frange anarco-insurrezionaliste, è stato rivendicato l’attacco incendiario… Da lì in poi abbiamo assistito a una escalation”. Dice che dopo le sue denunce i problemi sono finiti e non si sa se sia già volato su Marte insieme a Trump e Musk. Riesce a far brillare Elly Schlein che gli spiega: “Quand’è che si scusa? Guardi che non fa più il ministro dell’Interno, non..

Autonomia, la Consulta
dice no al referendum

L'ultima, definitiva, parola sull’ammissibilità dei referendum è arrivata. E con sé ha portato decisioni anche inattese. I giudici della Corte costituzionale hanno bocciato il quesito sull’autonomia differenziata, dichiarandolo "non chiaro" e pertanto "inammissibile". Nessuna abrogazione in vista per la legge Calderoli, mentre è arrivato il via libera agli altri cinque: gli elettori potranno votare il quesito sulla cittadinanza e anche i quattro proposti per abrogare il Jobs Act. Una decisione, quella sui referendum, prevista e anzi già rimandata una volta, in attesa dell’elezione dei quattro giudici di nomina parlamentare ancora mancanti. Dopo tredici fumate nere, la Consulta non ha potuto più aspettare, per valutare l’ammissibilità e anche per scegliere il suo nuovo presidente, che verrà comunicato domattina: in pole ci sarebbe il magistrato Giovanni Amoroso. Continua su Huffington Post

Trump, l’imperialismo e la nuova religione del complotto

Le rivoluzioni sono fatte così come era fatta ieri la Rotunda del Campidoglio di Washington, mentre rimbombava il potentissimo discorso dell’immobiliarista che ha conquistato l’America e si protende sul mondo intero. Cose semplici hanno fatto la storia degli ultimi secoli, per non tirare in ballo la storia antica e imperiale. Libertà eguaglianza fraternità. Il Re deve morire perché viva il popolo. Tutto il potere ai Soviet. La terra ai contadini. Se avanzo, seguitemi. Alles für Deutschland. L’America First! di Trump, con l’annuncio degli executive order per la prima giornata da presidente, aveva la potenza e la consistenza di una rivoluzione del XXI secolo. Non si sa bene che cosa pensare del presente, e che cosa augurarsi per il futuro, e anche l’evocazione del passato storico è soggetta a sottili controversie..

Donald Trump ha giurato
come 47° presidente degli Usa

Trivelle, licenze ed export sono le tre direttrici che guideranno l'agenda di Donald Trump in campo energetico. Una delle prime misure che adotterà il nuovo presidente degli Stati Uniti dopo l'insediamento sarà la dichiarazione di emergenza energetica nazionale. Nei primi giorni di Governo, infatti, Trump ha annunciato di voler firmare oltre 200 ordini esecutivi sulle priorità politiche come la sicurezza dei confini, l'energia, la riduzione del costo della vita per le famiglie, la fine delle politiche di diversità, equità e inclusione nel governo federale e altro ancora. "Oggi firmerò una serie di ordini esecutivi storici. Con queste azioni, inizieremo la rivoluzione del buon senso", è il senso contenuto nel messaggio del giuramento. Continua su Huffington Post

Siccità. Le piogge aiutano ma il governo Schifani no

La pioggia ci ha salvato la pelle qualche settimana fa, ancora qualche giorno e l’Ancipa non avrebbe avuto più una goccia d’acqua, ancora qualche giorno e a Palermo sarebbero scattate le turnazioni severe, ancora qualche giorno e i silos e le autobotti avrebbero riempito le strade di molte città siciliane. Grazie alle piogge, e alla neve che in alcune zone si è raccolta, siamo tornati ad erogare l’acqua con regolarità nelle zone che ci avevano lasciato col fiato sospeso, e che avevano visto arrivare l’acqua nei recipienti anche una volta ogni otto giorni, il tempo medio che si finisce per stare in un pronto soccorso in Sicilia. Ma nonostante le copiose piogge di questi giorni, coordinate da Schifani in persona che con l’elicottero ha studiato i movimenti delle nuvole, e..

Meloni si decide e va negli Usa
per l’insediamento di Trump

Lunedì 20 gennaio, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà a Washington per la Cerimonia di insediamento del presidente eletto, Donald Trump. Almeno tre deputati della fiamma, da quanto risulta a Repubblica, si accomoderanno con lei, nella sala al chiuso allestita dalla nuova amministrazione, causa temperature glaciali: ci sarà Andrea Di Giuseppe, deputato di FdI, vicino a Trump tanto da avere seguito la notte elettorale del 5 novembre in Florida. Ma anche Domenico Giordano, in qualità di segretario generale dei Conservatori, e Carlo Fidanza, europarlamentare dei Fratelli e vicepresidente esecutivo della famiglia sovranista europea. Continua su Huffington Post

Santanché a giudizio, ma Meloni non chiede le dimissioni

Dimissioni più vicine per Daniela Santanchè, ma non ora. La ministra del Turismo è stata rinviata a giudizio per concorso in falso in bilancio della società Visibilia. A quanto apprende l’Huffpost, nell’immediato Giorgia Meloni non dovrebbe chiederle di lasciare l’incarico al governo. Le dimissioni, tuttavia, non sono escluse: ci sarebbero in caso di rinvio a giudizio in un altro procedimento, quello per truffa aggravata all’Inps nell’utilizzo della cassa Covid. Il rinvio a giudizio della ministra del turismo era in quale modo atteso dal governo e da FdI. E tuttavia, nel chiarimento che Meloni ha avuto con Santanchè quando è esploso il caso, nel settembre del 2023, le due avevano concordato di stabilire una netta demarcazione tra i due capi di imputazione: una cosa è l’accusa di falso in bilancio in..

Due dispetti di Renzi a Meloni
nel giorno del compleanno

E' il definitivo naufragio di un amore. Perché ci fu persino un momento in cui lui regalò a lei un anello, uno di quegli “smart ring” che monitorano il sonno e la frequenza cardiaca. Finché però quell’anello lei non se lo tolse, con stizza, e lo gettò nel cestino assieme alla loro quasi amicizia. Sicché ieri, giorno del compleanno di Giorgia Meloni, Matteo Renzi ha fatto depositare in Parlamento due interrogazioni parlamentari che sono evidentemente un dispetto: la prima interrogazione riguarda i regali ricevuti dalla presidente del Consiglio per il suo compleanno (“se superiori ai 300 euro ha restituito la differenza?”) e la seconda, invece, per sapere se per la nuova casa della premier sia stato speso denaro pubblico. Come dire: tanti auguri, cara Giorgia. Tiè, beccate questo! Mentre lei,..

Pd, un partito che sa solo costruire le proprie sconfitte

Una forte passione politica, si fa per dire, anima i dirigenti del Partito democratico siciliano e li spinge ad un confronto frequente e serrato. Devono eleggere il segretario regionale e rinviano, discutono, si confrontano, litigano. Sono alla ricerca di un’intesa. Non su un programma, su proposte che mirano a riorganizzare e a rafforzare la presenza di quella forza politica nell’Isola, dove ottiene risultati parecchio al di sotto della media nazionale. O su un programma che riguardi i problemi più evidenti della nostra terra, la condizione dell’Autonomia, sempre più asfittica, inefficace e datata. La questione che intriga e motiva il gruppo dirigente del maggiore partito di opposizione è come scegliere il segretario. Se ricorrere alle primarie aperte o limitare il voto ai tesserati. E le due tesi sono sostenute da argomenti..

Che animale politico è Meloni? Analisi di una leadership

Esiste un modello politico chiamato Meloni? La presidente del Consiglio aveva diciotto anni quando a Fiuggi fu abbandonata la casa del padre, come disse allora il delfino di Almirante, Gianfranco Fini. Dunque la sua maturità è estranea al retaggio del fascismo e del reducismo. Con il fenomeno Berlusconi, il maggioritario e l’alternanza di governo, il sistema dei partiti uscì dallo schema dell’arco costituzionale, l’esclusione della destra postfascista dall’area della presentabilità governativa. I primissimi passi della giovanissima attivista e dirigente poggiano su questo terreno. Quasi trent’anni dopo il suo esordio precoce, dopo un tragitto politico interno al berlusconismo, la carriera di Meloni approda alla fondazione e poi alla guida di un piccolo partito, nato nel 2012, che si emancipa dall’ultima incarnazione del centrodestra berlusconiano senza rompere con quella formula, dal centro..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED