Conte va a casa di Meloni
per litigare con Elly Schlein

Elly Schlein cerca convergenze e Giuseppe Conte si allontana. La segretaria del Pd rifiuta l’invito alla Festa "Atreju" di Fratelli d'Italia, dove invece il presidente del Movimento 5 stelle si precipita. Sale sul palco, si prende qualche fischio - specie all'inizio - ma anche diversi applausi. Intervistato da Mario Sechi, l’Avvocato del popolo - oggi Conte si è ufficialmente riappropriato dell'appellativo - non risparmia le critiche al governo Meloni su vari punti - dal ddl sicurezza all’economia, dalla politica estera alla gestione del Pnrr - ma i toni si alzano e fanno emergere una grande voglia di polemizzare con il Pd. Continua su Huffington Post

Dalla Regione gran regalo di Natale al boss dei pagnottisti

“Ma lei che ci fa alle donne?”, gli chiedevano elettori e ammiratori del paesello incastonato ai piedi dell’Etna. “Ci faccio l’assegno”, rispondeva, con un sorrisetto beffardo, il vecchio senatore del Movimento sociale, amico e compagno d’armi di Giorgio Almirante. Mettiamo da parte i dialoghi – ah, quanto costruttivi – della prima Repubblica e parliamo dei giorni nostri. Che ci fa alle donne e agli uomini di Palazzo d’Orleans il boss dei pagnottisti, quello spregiudicato operatore della comunicazione che, dietro contratti sostanziosi, garantisce “copertura mediatica” – e non solo – ai feudatari, ai sovrastanti e ai campieri che formano il cerchio magico di Renato Schifani? Non passa giorno che questo opaco personaggio non affonda le mani nel denaro pubblico. L’esame delle sue ultime imprese – tutte in regola, va da sé,..

Gran giravolta M5s sulle intercettazioni ai parlamentari

Alla fine, tra le tante giravolte, il Movimento 5 stelle è giunto persino a scoprire la Costituzione e a invocare il rispetto dell’articolo 68, quello che prevede l’autorizzazione del Parlamento per sottoporre i suoi membri alle intercettazioni. Proprio l’articolo più massacrato dalla propaganda grillina negli ultimi anni (celebre lo slogan “Intercettateci tutti”), rappresentato come un privilegio della casta politica anziché un istituto a tutela dell’autonomia del Parlamento da indebiti sconfinamenti del potere giudiziario. A indurre il M5s a questa rivoluzione copernicana è stato il caso che ha travolto il senatore grillino Roberto Scarpinato. L’ex magistrato è stato intercettato 33 volte nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolto Gioacchino Natoli, ex presidente della Corte d’appello di Palermo, indagato dalla procura di Caltanissetta per favoreggiamento a Cosa nostra e calunnia per il presunto..

Donald Trump è (ancora) l’uomo
dell’anno 2024 per la rivista Time

Donald Trump, il presidente eletto per un secondo mandato alla guida degli Stati Uniti malgrado una condanna penale e nonostante un tentativo di attentato, è stato nominato personalità dell'anno 2024 dalla rivista americana Time. Sam Jacobs, direttore della rivista, ha spiegato che "nel bene o nel male, ha avuto la maggiore influenza sulle notizie nel 2024". Il tycoon, al centro di uno “straordinario ritorno politico”, scrive la rivista, aveva già ricevuto questo riconoscimento nel 2016, durante la sua prima vittoria a sorpresa alle elezioni presidenziali contro la democratica e favorita nei sondaggi Hillary Clinton. Continua su Huffington Post

Ma si può osannare un assassino come un eroe popolare?

Certo, fa impressione che Luigi Mangione, l’assassino di un magnate delle assicurazioni compiuto con una pistola fatta in casa con il 3D, sia diventato un eroe glorificato sui social, osannato su magliette, tazze, cappellini. Ma se ci si recasse al numero civico 9 della Stoliarnij Pereulok, il vicolo che Dostoevskij in “Delitto e castigo” ribattezzò “vicolo S” scopriremmo che non è la prima volta che un assassino è diventato una gloria mondiale. In quel palazzo di quel vicolo, oramai attrazione turistica, abitava il personaggio dostoevskijano di Raskol’nikov, che aveva ucciso a colpi di accetta una vecchia usuraia e la di lei sorella, appaiono sulle pareti della scale frasi scritte in cirillico e in tutte le lingue del mondo dove si esalta il gesto di un omicida che aveva fatto fuori..

‘Politico’ incorona Giorgia Meloni
“La persona più potente d’Europa”

"Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? Se sei Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo e consigliere chiave del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il numero da chiamare è quello di Giorgia Meloni". La testata internazionale Politico ha incoronato la premier italiana come la persona più potente d'Europa per il 2025, definendola nella sua classifica d'influenza l'interprete perfetta dello zeitgeist, lo spirito del tempo, "sempre più radicale che fiorisce su entrambe le sponde dell'Atlantico". "In meno di un decennio, la leader di destra di Fratelli d'Italia è passata dall'essere liquidata come una pazza ultranazionalista all'essere eletta prima ministra d'Italia, affermandosi come una figura con cui Bruxelles, e ora Washington, possono fare affari", evidenzia la testata considerata una voce autorevole nel panorama politico globale in una lunga descrizione..

Le federazioni di Lombardo

Domani la presentazione del progetto con Lagalla e Micciché. Venerdì l'ingresso nella famiglia di Forza Italia

Salvini si traveste da banchiere ma stecca su UniCredit

Il rafforzamento dei francesi di Crédit Agricole in Banco Bpm mette il governo davanti a un dilemma. Mentre sventola lo spauracchio del golden power per frenare l'offerta di Unicredit sempre su Banco Bpm, potrebbe trovarsi a dover dare l'assenso all'aumento della quota della banque verte nell'istituto milanese, altra operazione che rientra nella normativa sui poteri speciali a tutela degli asset strategici. E così, se da un lato un ministro come Matteo Salvini invoca il golden power accusando Unicredit di non essere abbastanza italiana perché nel suo capitale primo azionista è il fondo Usa BlackRock con il 7% e nel capitale è forte la presenza internazionale, dall'altro deve fare i conti con la salita di Agricole, che italiana non lo è per nulla, al 15,1% del Banco e con la possibilità..

Vaffa definitivo per Grillo
il Movimento è di Conte

Il voto bis sulle modifiche allo statuto dei 5 stelle conferma la linea di Giuseppe Conte. Quasi il 65 per cento degli aventi diritto (quasi 4000 in più rispetto alla prima tornata) - in base ai dati forniti dal MoVimento - ha confermato il sì alla svolta e la voglia di cambiamento rispetto al passato. Ora si volta pagina. Il leader lo dice in modo netto. Mentre Beppe Grillo cita autoironico il film The Truman Show: "Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte". Il voto su alcune parti dello statuto, il secondo dopo che Grillo aveva impugnato il risultato del 24 novembre, certifica ancora una volta la volontà degli iscritti di dare un nuovo assetto al Movimento. Un M5s che non avrà più la figura del Garante(bocciata da..

Il miracolo di Notre Dame e l’arte magica di rifare le cose

Banalmente io c’ero, quando bruciò Notre-Dame, come un overtourist qualsiasi, in un aprile per niente crudele, come può capitare a Parigi, di cinque anni fa; ero su un marciapiede della Rue Monge, in un bistrot dalle parti di casa mia, con un libro, e vidi la nuvola di fumo, andai al ponte dell’Arcivescovado, fotografai, cadde la flèche, riferii, scrissi qualche riga per il giornale, tutto lì. Nei giorni successivi, a notte, da Place Maubert vedevo infuocato il rosone che guarda la riva sinistra mentre cielo e fiume continuavano a gemere per la perdita. Il sagrato era per me un luogo altrettanto sacro della navata centrale, da cui si era mossa a Pasqua dell’anno precedente la processione verso il fuoco attizzato nel venerdì santo, e la cattedrale voleva dire più o..

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