Il commissario Draghi
e il triste anonimato
dei Cinque Stelle
di Calogero Pumilia
Nella storia della Repubblica, non è mai accaduto che un governo si formasse con una procedura assolutamente conforme alla lettera del dettato costituzionale. Draghi ha avuto l’incarico da Mattarella per realizzare una sorta di unità nazionale in grado di fronteggiare le emergenze del Paese. Ha ascoltato pazientemente le delegazioni dei partiti, ha definito in autonomia il programma da proporre alle Camere per la fiducia ed ha scelto i ministri con un buon mix tra tecnici e politici, non rispettando altrettanto bene il rapporto di genere, sottraendosi alle consuete, defatiganti trattative con i leader delle diverse forze e ai veti incrociati e, comunque, dimostrando una notevole capacità di dosaggio e un’ottima conoscenza del famoso manuale Cencelli. Dal 1946 non credo ci sia un precedente analogo. Neppure De Gasperi sfuggiva alla necessità..