Che ne facciamo di questa tormentata commissione antimafia? La eleviamo al ruolo di un tribunale parallelo dove processare, per il divertimento della politica, gli stessi gaglioffi già inquisiti dalla magistratura ordinaria? Oppure la trasformiamo in uno strumento utile per focalizzare le collusioni e le corruzioni, le lentezze e le nefandezze che affliggono la vita quotidiana della Regione degli assessorati, delle partecipate, delle aziende sanitarie? L’unica cosa che, in questi primi mesi di legislatura, si è appalesata con disarmante chiarezza è la necessità di ripulire l’aria attorno alla giunta di governo presieduta da Renato Schifani. La paralizzano troppi scandali, troppe opacità, troppi misteri. La ammorbano gli effetti nefasti di un passato sul quale nessuno ha avuto ancora il coraggio di mettere le mani. Ci riuscirà l’Antimafia di Antonello Cracolici?