C’è una Lega dei moderati

Giovanni Occhipinti ha scelto la via dei moderati: “La Lega è la Forza Italia di vent’anni fa”. L’imprenditore del turismo, consigliere di FederAlberghi, ha deciso di far transitare il suo movimento civico, “Insieme”, nel contenitore verde del Carroccio. “Abbiamo visto un’evoluzione non indifferente nella Lega e nel suo leader, Matteo Salvini. Abbiamo guardato in lungo e in largo per capire quale partito potesse accoglierci. E dopo un confronto franco all’interno del gruppo, si è deciso all’unanimità di intraprendere questo percorso”. Occhipinti mastica politica da sempre: è stato presidente del Consiglio provinciale di Ragusa (prima dell’abolizione di Crocetta); alle ultime Regionali, invece, si era schierato al fianco di Musumeci e Diventerà Bellissima, sostenendo la candidatura all’Ars del deputato Giorgio Assenza. “La politica è prospettiva, crescita: quando ho comunicato al presidente che saremmo passati con la Lega, mi ha fatto gli auguri di buon lavoro”.

Cosa l’ha convinta del progetto leghista?

“Il gruppo Insieme è sempre stato composto da moderati. Abbiamo militato per tanti anni in Forza Italia, il partito moderato per eccellenza. Qualche anno fa, a livello locale, non c’erano più le condizioni per andare avanti, e ci siamo staccati dando vita a un movimento civico”.

Adesso la folgorazione per Salvini.

“Il fatto di passare dalla Lega Nord alla Lega-Salvini premier è stata un’idea geniale. Se un partito che si dota di un regolamento e di uno Statuto per ogni regione, significa che è molto attento alle esigenze dei territori. Questa è una cosa che apprezziamo e che abbiamo sposato in pieno. E sono contento che anche gli Autonomisti si siano federati”.

La presenza di Minardo, della sua stessa provincia, ha influito?

“E’ la prima volta che Ragusa esprime un segretario di partito a livello regionale. Ai tempi di Forza Italia bisognava fare ore di strada per parlare coi coordinatori. Conosco Nino da anni per aver fatto politica insieme. E’ stato lui a proporci questa discussione: così, dopo aver sentito tutti i componenti del gruppo, abbiamo scelto di aderire. Spero e auspico che questo sia il partito dei prossimi vent’anni, in grado di dare lustro al territorio come ha fatto Forza Italia”.

Ma Forza Italia esiste ancora.

“In parte è riuscita a cambiare le sorti di questo Paese. Ma è troppo dipendente da Berlusconi e non ha saputo costruire il “dopo”. Adoro il presidente e spero viva più di cent’anni. Ma il centrodestra di questo passo si ridurrà ad avere due soli partiti. E la Lega è quello più moderato”.

In Sicilia ci sono ancora parecchie resistenze, e qualche pregiudizio, rispetto all’avvento del Carroccio. Nell’immaginario collettivo sono ancora presenti gli insulti verso il Mezzogiorno.

“E’ rimasta un po’ di ruggine mentale per quelle frasi che indispettivano il Sud e per le politiche a beneficio esclusivo delle regioni del Nord. Ma Salvini ha rimosso questi limiti e sdoganato un nuovo approccio. Questo è un concetto che va spiegato bene a tutti i siciliani”.

Ha già incontrato Salvini?

“Ho avuto il piacere di pranzare con lui. Ho conosciuto una persona a modo, disponibile, giovane e dinamica. Ascolta tutte le esigenze e, se ritiene un’idea valida, si attiva immediatamente per farla diventare operativa. Gli imprenditori agiscono ancor prima di pensare, io ci vado a nozze con la politica del fare”.

Avete parlato degli Stati generali del Turismo? Minardo ha proposto di organizzarli in Sicilia.

“E’ stato uno dei temi affrontati. Dopo aver sottolineato la centralità della Sicilia nel Mediterraneo, si è messo subito a disposizione. E ha contattato il ministro del Turismo Garavaglia. Gli ho ribadito anche la proposta del presidente di FederAlberghi, Bernabò Bocca, di estendere agli alberghi il superbonus al 110%. Ne era già a conoscenza”.

Quanti amministratori locali di “Insieme” aderiscono con lei alla Lega?

“Non mi piace esaltare la questione numerica: ci sono sindaci, presidenti del Consiglio, consiglieri semplici. Ma il senso è un altro: con questi amici abbiamo condiviso vent’anni di battaglie politiche, e continuiamo a farlo nell’idea che ci accomuna, cioè quella di volerci bene e fare il bene dei cittadini e del territorio”.

La provincia di Ragusa non ha un assessore in giunta. E può contare su appena quattro deputati all’Ars, di cui un paio all’opposizione. Non trova che sia un po’ troppo decentrata rispetto alle decisioni prese a Palermo?

“Minardo è arrivato alla Lega da poco. Fra meno di due anni andremo al voto, per cui è sbagliato pretendere i risultati dall’oggi al domani. Ma sono convinto che le percentuali del nostro partito cresceranno in modo esponenziale, così come la nostra rappresentatività. Di conseguenza potremo imbastire dei ragionamenti che riguardano i cittadini ragusani, ma in generale tutti i siciliani”.

Ha comunicato al presidente Musumeci il suo addio a Diventerà Bellissima?

“Ci siamo visti la settimana scorsa e abbiamo fatto una lunga chiacchierata. Come avviene tra persone per bene, non ci sono colpi bassi. Gli ho detto che a seguito di un’attenta riflessione il gruppo Insieme ha deciso di aderire alla Lega. Era un po’ dispiaciuto che ci allontanassimo da Diventerà Bellissima: ma la politica è prospettiva, crescita, guardare al futuro. Così mi ha fatto i suoi migliori auguri, ribadendomi che resta a nostra disposizione”.

Dovrebbe ricandidarsi a Palazzo d’Orleans?

“Io lo spero, in quel caso saremo pronti a sostenerlo. E’ una persona che stimo per la sua grande serietà. Mi affascina il suo modo di fare. Dopo tre anni di legislatura nessuno è riuscito a scalfirlo”.

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