Il presidente della Regione, Renato Schifani, fa notare con garbo e signorilità che il bando per reclutare dirigenti in pensione da assegnare al Pnrr non porta la sua firma ma quella del suo predecessore. Il flop – solo nove adesioni – dunque non gli appartiene. E da ascrivere alla lista di scandali e disastri che Nello Musumeci, promosso da Giorgia Meloni a ministro della Repubblica, ha lasciato in eredità al nuovo inquilino di Palazzo d’Orleans. Una lista lunga e funesta. Basta pensare alla voragine dei conti e agli imbrogli del bilancio per i quali i magistrati della Corte dei Conti si sono messi le mani ai capelli. Riuscirà il governo che verrà a tirare la Sicilia fuori dal baratro? Sarà un’impresa titanica. Aggravata dal fatto che il padre di tutti i guai – cioè l’ex assessore Gaetano Armao – si offre a Schifani come consigliere e salvatore della patria.