Scrive Salvatore Merlo sul Foglio che i riformisti del Pd non sono una corrente ma una congiunzione. Non fanno opposizione e non fanno rumore. Fanno presenza. Sono quelli che, per esempio, vanno alla manifestazione di Milano il 6 giugno e il giorno dopo pure a quella di Roma. “E bisogna immaginarseli indaffarati a prenotare i treni per arrivare in orario qui e lì. Con quelli che condannano l’antisemitismo e con quelli che evitano accuratamente di nominarlo. Con chi parla di genocidio e con chi ritiene che genocidio sia una parola sbagliata”. Con Calenda e con Fratoianni. Con Schlein e con chi si chiede come mai Elly sia potuta diventare segretaria del Pd. Fin qui Merlo sul Foglio. E i riformisti del Pd siciliano? Li trovate sui banchi dell’opposizione e all’un tempo – altra congiunzione – pronti all’inciucio col governo Schifani per incassare le mance. Qui e lì.
