All’audizione di ieri in commissione Bilancio, relativamente all’esternalizzazione degli appalti della Sanità, era presente un folto drappello di parlamentari del Movimento 5 Stelle. “Gli appalti pubblici della sanità regionale stanno fortemente penalizzando le piccole e micro imprese del territorio – sostengono Angela Foti, Valentina Zafarana e Antonio De Luca, che si fanno portavoce anche dei rappresentanti di Confimprese Sicilia – Il quadro che emerge è desolante: i capitolati vengono redatti da personale reclutato alla bisogna, privo delle necessarie competenze. Le gare prevedono mega-lotti accessibili solo alle multinazionali. La Cuc ha 12 dipendenti contro i 90 di altre Regioni che vengono prese come modello virtuoso. Questo modo di operare del governo regionale metterà nell’angolo le piccole imprese e le micro-imprese del comparto, che annoverano intorno ai 5.000 operatori, molti dei quali altamente specializzati. Paradossalmente, i grossi fornitori vincono e sub-appaltano agli operatori locali, generando una distorsione sulla quale bisogna riflettere”. “Gli assessori Armao e Razza si presentino in commissione Attività produttive per affrontare finalmente la questione – è l’invito del M5S -. Avevamo infatti chiesto ai due assessori il ritiro della delibera, in commissione Sanità. L’hanno negato, impegnandosi ad apportare dei correttivi ad oggi non attuati. Investiremo l’aula con una mozione che impegni il governo a ritirare la delibera in questione”.