“Contrordine, compagni era la stilettata con la quale “Il Borghese” sbeffeggiava la fede “cieca e assoluta” che i militanti comunisti riponevano nelle parole dei loro leader. Una fede così intensa oggi non la ritrovi più in nessun partito, meno che meno tra gli eredi del Pci. Sopravvive solo tra i retequattristi di prima fila che ogni sera, dalle reti Mediaset, spargono parole d’amore e santità sul governo Meloni. Un loro punto fermo è stato in questi mesi l’attacco a Emanuel Macron, colpevole – si fa per dire – di avere tentato anche lui, al pari della “ducetta”, di accreditarsi come “pontista” tra Trump e l’Europa. Gli zelanti guardiani della rivoluzione meloniana lo hanno deriso, insultato, sputacchiato. Ma oggi il presidente francese sarà ricevuto con tutti gli onori a Palazzo Chigi. E i poveri retequattristi dovranno adeguarsi: “Contrordine, compagni”.