Ma com’è finita con Tommaso Dragotto, l’ottantatreenne al quale Renato Schifani, tra una cena e l’altra, aveva consegnato – incautamente, molto incautamente – la presidenza dell’Irfis? Il patron di Sicily by Car, si è dimesso in fretta e furia perché alcune carte relative alla sua nomina erano a dir poco ingarbugliate. Rischiosissime. Ma il presidente della Regione, con il suo silenzio ha lasciato credere che le dimissioni siano state frutto di una libera scelta dell’imprenditore. Una bugia. I Brancaleoni che regnano a Palazzo d’Orleans e i mandarini che pretendono di rappresentare l’opposizione a Palazzo dei Normanni hanno ingoiato la menzogna. La commissione antimafia, presieduta dal dem Antonello Cracolici, in linea con la strategia dell’inciucio, naviga nell’alto mare delle audizioni di prefetti e magistrati. Tutti recitano la commedia dell’insabbiamento.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Così insabbiano l’affare Dragotto
tommaso dragotto
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