“L’esaurimento dei fondi e l’errata programmazione del budget riservato alle strutture specialistiche imposta dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, calcolata sulla media delle prestazioni erogate nel triennio pre-Covid 2017-2019, rischia di annientare il comparto dei laboratori di analisi cliniche convenzionati della Sicilia, gettando sul lastrico centinaia di imprese con la perdita di almeno un migliaio di posti di lavori. Occorre darsi una mossa prima che sia troppo tardi”. È l’accusa lanciata da Pietro Miraglia, vicepresidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, con delega alla regione Sicilia, contro l’Assessorato alla Salute del governo Musumeci. “Nei due anni della pandemia – spiega Miraglia – abbiamo erogato migliaia di prestazioni ai cittadini che si sono riversati nei nostri ambulatori per fare gli esami richiesti dai medici di base”. Esami, ricorda il rappresentante dei biologi siciliani, che “le strutture pubbliche non erogavano a causa del Covid. Abbiamo accolto tutti, indistintamente, rischiando, noi stessi, in prima persona, di rimanere contagiati. Alcuni colleghi ci hanno addirittura rimesso la vita! E’ così che veniamo ripagati?”.