Abbiamo fotografato il jet dell’Aeronautica militare che lo ha trasportato a Punta Raisi. Abbiamo fotografato il furgone, con autista compreso, che lo ha trasportato alla caserma dell’Esercito e da lì all’ospedale Civico. Abbiamo immortalato l’imballaggio e la confezione che lo conteneva. Poi abbiamo visto il medico che ha preso in mano la preziosa fiala e l’ha mostrata al popolo delle telecamere con la stessa, ieratica solennità con la quale il celebrante offre all’adorazione dei fedeli il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Mancava solo il turibolo con l’incenso tenuto in mano, a turno, dal diacono Nello Musumeci e dal suddiacono Ruggero Razza. In compenso c’erano le primule disegnate sulle pareti e il simbolo dell’efficientissima Regione siciliana stampato sulla pettorina di barellieri e portantini, nel ruolo dei chierichetti. Il vaccino ci salverà. Ite missa est.