Con calma. Anzi con calmezza, per dirla con una parola dal ritmo ancora più appropriato. L’assessore regionale al Lavoro ha annunciato che i divanisti del reddito di cittadinanza saranno impiegati dai comuni in lavori di pubblica utilità. Ma senza calcare la mano. I divanisti – quelli che, pagati dallo Stato, passano le giornate sul divano a grattarsi la pancia – non devono comunque preoccuparsi. L’assessore Scavone assicura che potranno essere utilizzati per un tempo compreso tra le otto e le quindici ore settimanali. Un orario di tutto riposo. Per evitare il rischio, va da sé, che a qualcuno possa anche apparire un timido callo alle mani. Ma Di Maio, boss dei grillini, non ci aveva detto che il reddito di cittadinanza, col bluff dei navigator, avrebbe trasformato migliaia di disoccupati in dignitosi lavoratori? Sì, ma con calma. Anzi, con indecente calmezza.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Divanisti al lavoro ma senza affaticarli
antonio scavoneluigi di maio
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