“La gente non può avere la competenza per capire tutto e tutto è peggiorato dalla paura. Mentre nel resto d’Europa non si registrano (ancora) malati, noi pubblichiamo il numero dei positivi lasciandoli scambiare per malati e diventare untori”. E’ molto critica la virologa Maria Rita Gismondo a proposito della gestione mediatica del Coronavirus in Italia. La direttrice di microbiologia clinica e virologia del “Sacco” di Milano ha pubblicato un duro intervento sul Fatto Quotidiano: “Ma come si fa a riversare sulla gente termini epidemiologici ostici, a volte, persino a chi dovrebbe essere un esperto? Non parliamo, poi, del numero che spaventa di più, i morti. Ogni giorno Borrelli ci comunica il bollettino di guerra. Mi domando: come fa a comunicare il numero dei morti del giorno? Le mie reminiscenze di Medicina legale mi dicono che i deceduti per patologie a impatto sociale vengono sottoposte ad autopsia per accertarne la causa di morte. Ma facciamo 180 autopsie in un solo giorno e tutte entro le 18, orario della conferenza stampa giornaliera? O meglio, si fanno le autopsie a tutti i deceduti prima di dichiararne la causa? Speriamo”.