Tutti lo abbracciano. E tutti insistono nel dire e nel ribadire che il presidente dell’Ars è pulito come l’aria. Eppure gli stessi esponenti politici che da ieri mostrano a Gaetano Galvagno “ferma e calorosa vicinanza” – capigruppo, uomini di governo e leader di partito – sanno bene che le cose stanno diversamente da come si legge in tante goffe dichiarazioni consegnate ai giornali. Sanno, per esempio, che Maurizio De Lucia non è un procuratore avventato; e capiscono pure che se il capo della magistratura inquirente ha deciso di procedere con un’accusa così pesante certamente avrà tra le mani indizi e riscontri inoppugnabili. La presunzione di innocenza è un principio sacrosanto dello stato di diritto. Ma l’Ars e il presidente Galvagno non possono fare finta di niente. Anche la politica ha le sue regole e le sue esigenze, i suoi obblighi e i suoi doveri.